30 luglio 2010

1° Master Internazionale dei Sestieri






Come anticipato dalla stampa locale, la sesta edizione del Torneo dei Sestieri ha ospitato il primo quadrangolare internazionale master. A coadiuvare il Comitato organizzatore a fare gli onori di casa con tutti gli ospiti dell'Isola d'Oro sono stati gli Old Basket Venezia guidati dal presidente Guido Seno che hanno accolto gli austriaci dell'Oberliga Moedlig, la fortissima rappresentativa di terraferma dell'ABC San Marco Mestre e una rappresentanza degli Stingers di Padova, vice-campioni d'Italia nella categoria master over 40 nella stagione 2009.
Purtroppo, a causa del nubifragio abbattutosi venerdì sera sulla nostra Regione, privandoci tra l'altro della possibilità di vedere all'opera qualche campione padovano, le compagini hanno disputato le due semifinali nella palestra Francesco Severi di Malamocco. Nella prima semifinale l'Old Basket Venezia ha avuto la meglio sull'Oberliga; nella seconda i mestrini hanno superato i padovani.
Sabato è stata la volta delle finali. La finalina si è disputata nel mitico campo del Parco delle Quattro Fontane e ha visto il successo della squadra padovana, capitanata dal play Luca Mezzalana, sui volenterosi e mai domi austriaci per 63 a 52. Quasi contemporaneamente ha preso avvio la finalissima master sul campo della Pista. Questa volta Olmesini, Pasini, Cavaldoro e Bortolini, per onor di cronaca un po' più giovani degli avversari, hanno avuto gioco facile sui veneziani che potevano contare su un rinforzo di lusso come la guardia Luciano Giumbini, ex giocatore delle Cantine Riunite Reggio Emilia.
Il premio di miglior giocatore della finale è stato assegnato all'instancabile Fabio Bortolini, in versione Benjamin Button.

Di seguito i tabellini della finale.

Old Basket Venezia – ABC San Marco 50-70 (arbitri Pinzan Luca e Pani Filippo)

O.B. Venezia: Giumbini 2, Pellegrinotti 2, Zuin 8, Brovdani 12, Vianello 8, Saoner, Bobatz 5, Ficotto, Boem 2, Motta, De Piccoli 5, Ferro 6, Baldrocco. All. Seno Guido

ABC San Marco: Bortolini 22, Fabretti 4, Sinibaldi, Stevanato 3, Franchin 2, Olmesini 20, Pasini 7, Pesce 2, Cavaldoro 11, Naccari 3.

29 luglio 2010

Sestieri & Solidarietà

Nella splendida edizione 2010, sabato 24, in mezzo al tanto basket giocato, sono stati ricavati due significativi momenti dedicati alla Solidarietà. Si è trattato di due brevi e intensi istanti che gratificano il Comitato organizzatore ben più del record di 1000 presenze della serata finale.
Al termine del primo tempo della finale master tra Old Basket Venezia e ABC Junior San Marco, il presidente della formazione del Centro Storico Guido Seno ha donato un contributo di 300,00 euro all'associazione onlus ORIZZONTI SPORTIVI (www.orizzontisportivi.it.). Come tutti i cestisti veneziani dovrebbero sapere, da alcuni anni l'associazione, presieduta da coach Stefano Bizzozi, anche lui presente ai Sestieri, è operativa nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Camerun, con lo scopo di ideare, creare e sostenere progetti sportivi nei paesi africani.
Al termine della serata, prima della premiazione, il Comitato del Torneo dei Sestieri ha invitato sulla “pista” del pattinodromo Mario Ferro, amico cestista veneziano, tra l'altro caposestiere e giocatore di San Marco-Murano nella primissima edizione del torneo, e soprattutto stimato chirurgo pediatra che, annualmente, non manca di prestare la sua preziosa professionalità nelle aree del mondo in via di sviluppo. Attualmente Mario e suoi colleghi stanno lavorando nella lontana Mongolia, un territorio tanto affascinante quanto ricco di problemi e disagi dovuti ad un clima rigidissimo e alla povertà diffusa. Il Torneo dei Sestieri ha voluto così esprimere un piccolo gesto di solidarietà donando 600,00 euro alla MISSIONI CONSOLATA ONLUS operativa in Mongolia sotto la guida del giovanissimo padre Giorgio (http://www.mongolia.it/sos.htm.).
Ci auguriamo che questi piccoli gesti di solidarietà diventino sempre più numerosi e tangibili, in particolare quelli rivolti ai giovani meno fortunati.

sr




Il presidente dell'ASD Basket Lido Alberto Motta consegna l'assegno a Mario Ferro



I giocatori della finale Master con Stefano Bizzozi

PRIMO MESSAGGIO!


Ormai ridotti al mero ruolo di tramite fra dei briganti vigliacchi e il Popolo dei Sestieri, mai così in pena prima di oggi, rendiamo pubblico il primo messaggio scritto dell'autonominatasi Brigata per la Liberazione della Coppa (BLC). La decisione di se e come trattare con i ladri non è stata ancora presa. Il Comitato però garantisce a tutti i tifosi che una soluzione sarà trovata al più presto. Nel frattempo prega tutti di mantenere la calma e un comportamento adeguato ai valori trasmessi dalla manifestazione.
Stay tuned per ulteriori novità

Peter Vecsey

Se Volete sapere dove si trova la Coppa, risolvete questo semplicissimo quesito su Venezia: In quale Sestiere la foto è stata scattata? Non appena avremo la risposta esatta vi ricontatteremo per il riscatto

Brigata per la Liberazione della Coppa (BLC)

27 luglio 2010

UN INDIZIO!


Il discorso è sempre quello: cosa fare con i mitomani? Come proteggersi da chi, per puro esibizionismo, si auto elegge a protagonista di una storia quando in realtà sta raccontando solo il falso. L'unica protezione possibile è quella dell'approfondimento, dello studio, della conoscenza. Ed è la strada che abbiamo deciso di seguire anche in questo caso.
Dopo l'appello lanciato ieri sera su queste stesse pagine, nella giornata odierna, oltre ai numerosi attestati di stima e conforto, è arrivata in redazione una mail da indirizzo sconosciuto e misterioso (blcTDS@gmail.com), con un prezioso allegato. Sia oggetto che testo non davano nessun tipo di indicazione. Con estrema riluttanza abbiamo aperto il file .jpg contenuto nella missiva e ci siamo trovati di fronte il documento fotografico che vi abbiamo qui riproposto. Immediatamente, per tutelarci e tutelarvi, abbiamo affidato l'istantanea ad un pool di esperti per valutarne la reale attendibilità. Dopo un pomeriggio di accertamenti possiamo dire che la foto è originale e, come da prima impressione, ha come soggetto un particolare dell'amata e smarrita coppa. Sullo sfondo, come molti di voi avranno notato, si intravede uno spezzone di amata laguna all'albeggio. Presumibilmente, affermano i tecnici, si tratta di un'immagine scattata a bordo di un imbarcazione (sembra escluso un mezzo ACTV) in un tratto che va dal Lido al Bacino di S. Marco.
Non sappiamo altro. Non conosciamo il mittente della mail. Non ne conosciamo le motivazioni. Non ne conosciamo le intenzioni. Siamo in attesa, come voi, di ulteriori e chiarificatori messaggi. Nella speranza che LEI stia ancora bene. E che possa tornare a casa. Il prima possibile!
Stay Tuned per ulteriori informazioni!

Peter Vecsey

26 luglio 2010

AIUTATECI!!!


Sò copa!
“Dai Simone, moighea! Xè 'ndà tutto ben: ghe gera gente, se gavemo divertio. No ti gà vinto, ma ti pol esser contento!
No ti gà capio: SÒ COPÀ!
Cossa pol esser successo?
No i trova più ea Coppa... I gà perso ea Coppa!
Improvvisamente le esagerate paranoie del nostro coordinatore diventano reali problemi che tutti noi possiamo comprendere perfettamente. L'ambito trofeo che viene assegnato in custodia per 12 mesi al Sestiere vincitore, la Coppa più grande del Mondo, vera e propria opera d'arte in vetro e ferro battuto, è sparita! Nessuno ne ha più notizie dalla prime ore di domenica mattina!
Subito dopo la conclusione della finale in molti avevano scherzato fingendosi offesi per il trattamento che i vincitori avevano riservato al simbolo della vittoria. Appoggiata a terra dietro l'anta della porta dello spogliatoio, la nostra sembrava più uno dei tanti cestini per la raccolta differenziata che ornavano il Pattinodromo che il tanto agognato e desiderato Santo Graal. Forse che l'abitudine alla vittoria ha fatto perdere alla banda Saoner il corretto valore delle cose? Forse che, avendo dominato per la 3° volta il torneo, alzare quella coppa non provoca più emozione? Forse che pesa così tanto che tutto sommato la lascio lì: qualcun altro penserà a portarla a casa?
La festa è continuata fino a mattino inoltrato, fra birre musica e ghiaccioli, e, più passava il tempo, più LEI restava là, sola, triste e abbandonata. Fino a che... E qui si arriva al grande mistero: dove sei finita? Chi ti ha perso? Chi ti ha nascosta? Chi ti ha frantumata spezzando i cuori di tutti quelli che non ti hanno mai potuta toccare?
Il Comitato, i partecipanti al Torneo, i tifosi tutti, angosciati, ci chiedono notizie. E noi le chiediamo a Voi, a chiunque volesse darci un indizio, una traccia, anche il più labile e insignificante dettaglio che ci possa far venire a capo di questa situazione. Ne va del Torneo. Ne va delle coronarie di colui al quale tutto dobbiamo. Ne va della credibilità del sestieri in blu. Dateci una mano: rispondete sulel pagine di questo blog! Ne sarete ricompensati!

Peter Vecsey

E STASERA?


E stasera che non bisogna più chiudere prima?
E stasera che non dobbiamo più far veloci che è ora di andare?
E stasera che non dobbiamo più pensare se prendere l'1 o il 52?
E stasera che non me ne frega niente se piove o no?
E stasera che non so neanche cosa stia facendo Franco Zanchi?
E stasera che devo dare un'occhiata a cosa fanno su Sky che magari mi guardo un filmetto?
E stasera che non giocano neanche gli amici cannaregioti?
E stasera che, maledizione, non riesco a trovare un bar che mi venda 1 birretta al prezzo che dico io?
E stasera che chiamo Simone e non mi racconta neanche un guaio?
E stasera che mi tocca inventarmi una falsa scusa per non portarla a cena?
E stasera che Sao mi ha invitato a bere qualcosa insieme, ma non è la stessa cosa?
E stasera?
Stasera che faccio?

Grazie a tutti di esserci. Sempre. Tanti. E felici... Al prossimo anno!

6° GIORNATA - LA FINALE



LIDO – CASTELLO 72 – 66

LIDO: Saoner 4, Forte, Rosada 8, Cardani 7, Seno 3, Ragazzi 2, De Gaspari 4, Crosera 6, Costantini 5, Zanchi, Quarisa 31, Galasso 2.
All: A. Zanchi

CASTELLO: Marascalchi 2, Rauch, Farisato 5, Rosa 14, Rosso 4, Caruso 2, Perricone 3, Silvestri 12, Vianello 2, Franceschet S. 2, Franceschet J. 20.
All: E. Scarpa

Un crash test è una forma di test distruttivo di solito eseguito per verificare la sicurezza delle automobili e dei suoi componenti. Il test più importante è quello dell'urto frontale pieno. Esso è solitamente un impatto contro un muro di cemento rivestito di una barriera di alluminio (indeformabile solitamente, e qualche volta deformabile e capace di assorbire parte dell'urto), ad una velocità precisa. Il test frontale pieno serve a valutare in particolare l'efficienza dei sistemi di sicurezza quali airbag e cinture di sicurezza.
Sabato sera, in occasione della Finale del Torneo dei Sestieri, Castello è stato sottoposto ad uno di questi test. Risultato: partita persa, un radio fratturato (20 gg di gesso estivo), un trauma cranico. E una forte contusione al gomito. Il coraggio di scagliarsi a corpo nudo contro il muro lidense è certamente degno di rispetto, ma non è bastato. Anche se fino a pochissimi minuti dalla fine, sembrava che la macchina rossa potesse, seppur conciata ormai a catorcio, ugualmente tagliare il traguardo al 1° posto. Troppo forte questo Lido che, carte d'identità alla mano, minaccia di instaurare una vera e propria dinastia al Torneo. Oltre alla 3° Coppa in 6 edizioni, la squadra di Sao ha completato il tutto aggiudicandosi anche i 2 premi personali del miglior giocatore (Quarisa) e miglior giovane (Rosada). La squadra di LeleJ si consola in parte solo festeggiando la vittoria nella gara da 3 di Paina, caldo come non mai anche durante il match finale.

24 luglio 2010

5° GIORNATA


LIDO – SANTA CROCE/SAN POLO 80 – 65

LIDO: Saoner 6, Forte 6, Rosada 20, Cardani 7, Seno 2, Ragazzi, de Gaspari 5, Costantini 4, Zanchi, Quarisa 21, Galasso 2.
All: A. Zanchi

SANTA CROCE/SAN POLO: Borsato, Costa Gio., Barbato 13, Armani 4, Pistolato 2, Dal Borgo, Muner, Stevanato 8, Costa Gia., Celli, Sartor 17, Stefani 21.
All: C. Andreutto

L'assedio è una situazione bellica in cui un esercito circonda e controlla gli accessi ad una località, di solito fortificata, allo scopo di costringere i difensori alla resa o di conquistarla con la forza. Chi mette in atto un assedio si pone lo scopo di isolare chi lo subisce in modo che questi non possa più avere comunicazioni con l'esterno e che non sia in grado di ricevere rifornimenti di cibo o di mezzi. Ciò avviene, solitamente, circondando l'obiettivo col proprio esercito. Anche i popoli più coraggiosi, anche gli eserciti più valorosi, sono caduti davanti ad un assedio: quando le tue forze, già inferiori per numero, perdono quell'energia che inizialmente sembra poterle far resistere all'infinito, la resa è l'unica soluzione che ti si prospetta. Che poi l'orgoglio e l'istinto di sopravvivenza di faccia rinviare fino al limite l'inevitabile, questo appare solo come un merito ulteriore, ma non può cambiare l'esito dello scontro. Complimenti ai campioni uscenti quindi. Tutti conoscevamo le difficoltà di reclutamento avute da DonKing alle prese con defezioni fondamentali. Nonostante questo quella dei grigi non è stata una resa impotente. Anzi, per alcuni minuti, è sembrato che la tecnica dell'olio bollente potesse sconfiggere i giovani assalitori. Ma 40 minuti su un campo da basket, quando le forze sono al lumicino, possono essere molto lunghi... Spesso troppo!

CANNAREGIO – CASTEO 77 – 79

CANNAREGIO: Zambon 2, Skansi 24, Grassetti 2, Frison G. 11, Battistin 5, Zago 2, Frison F., Caburlotto, Scarpa 9, Tagliapietra 12, Fontanella 5, Tomassetti 5.
All: Giacometti

CASTEO: Marascalchi 2, Rauch, Farisato 13, Rosa 21, Rosso 2, Pacchiani 5, Caruso, Perricone 4, Silvestri, Vianello 10, Franceschet S. 3, Franceschet J. 19.
All: E. Scarpa

Goerge Foreman il 30 ottobre 1974 a Kinshasa, Franz Beckenbauer il 17 Giugno 1970 a Città del Messicio, John McEnroe il 19 Giugno del 1980 a Wimbledon, Boris Spasskij nell'estate del 1972 a Reykjavik e Cannaregio il 23 Luglio del 2010 al Pattinodromo del Lido. Cosa hanno in comune tutte queste persone? Semplice: sono state protagoniste di eventi epici che hanno scritto la storia dei rispettivi sport. E lo sono stati tutti da quella che, spesso con ignorante sprezzo e crudele scherno, viene definita parte sbagliata. A detta di molti la semifinale di ieri è forse stata, per agonismo, talento individuale, organizzazione di squadra e pathos generale, la più bella partita della storia del Torneo dei Sestieri. Hanno vinto gli arsenalotti di LeleJ e coach Scarpa. Merito agli arsenalotti. Ma su queste pagine vorremmo ricordare che per offrire un grande spettacolo, nello sport, bisogna essere almeno in 2. È vero che Alì, Rivera, Borg, Fisher e Castello forse sono i i nomi che maggiormente si tendono ad associare agli eventi elencati precedentemente, ma a volte, magari anche solo per qualche minuto, attraverso qualche riga, è doveroso e corretto parlare anche di chi si è trovato, per qualche secondo, per qualche centimetro, magari per un singolo episodio, dalla parte sbagliata della favola. Complimenti a tutti i biancoverdi, quindi.

4° GIORNATA


CASTELLO – DORSODURO 77 – 54

CASTELLO: Marascalchi 9, Rauch 3, Farisato 4, Rosa 8, Rosso 6, Pacchiani 4, Caruso 5, Perricone 9, Silvestri, Vianello 9, Franceschet S. 4, Franceschet J. 16.
All: E. Scarpa

DORSODURO: Stivanello 6, Zanetti 3, Valentini 2, Epis, Marzollo 7, Conz 6, Trevisan, Burigana 2, Ardizzon, Indri 11, Zavagno 15.
All: E. Greco

Il 5 Novembre del 1965 è un giorno importantissimo per la storia della musica. È il giorno in cui uscì il singolo My Generation degli Who. Da quel momento in poi, chiunque avesse voluto iniziare a strimpellare una chitarra per provare così a cambiare il mondo, avrebbe dovuto fare i conti con quelle parole e con quel riff. Ci sembra giusto niziare da qui perché una delle cose che ha reso celebre quel pezzo è senza dubbio il verso I Hope I Die Before I Get Old. Riletto oggi, nella società del benessere e delle promesse, non richieste, di qualche politico di allungare la vita fino e oltre i 120 anni, fa un po' sorridere, lo ammettiamo. Ma provate un attimo a contestualizzarlo all'interno del Torneo dei Sestieri... Magari cambiando il verso Die con il più umile Win... Otterrete quello che può essere a tutti gli effetti un ottimo inno per i ragazzi di Dorsoduro. Anche quest'anno l'assalto alla coppa vetrata è sfumato contro i più forti arsenalotti. Anche quest'anno è già tempo di pensare al prossimo, con l'esigenza sempre più stringente, vista la carta d'identità di alcuni canarin, di sbrigarsi. Ci sentiamo però di poter dire una cosa alla truppa Stivanello: come Pete Townshend, oggi splendido 65enne, è entrato nella storia anche senza coronare la sua hope, al Torneo dei Sestieri si può essere leggenda anche senza aver mai alzato il Trofeo...

SAN MARCO/MURANO – S. CROCE/S. POLO 49 – 63

SAN MARCO/MURAN: Pinzan 6, Fagherazzi 2, Cosma 11, Zardetto 10, Poggi 2, Passarella 7, Ferro O. 2, Fabrizi, Ferro I., Camin 2, Pitau 5, Penzo 2.
All: M. Ballarin

S. CROCE/S. POLO: Borsato, Costa Gio., Barbato 9, Armani 18, Pistolato 4, Dal Borgo, Stevanato 4, Costa Gia. 5, Celli, Sartor 4, Stefani 19.
All: C. Andreutto

Ormai anche per il Vostro Scriba gli anni passano inesorabili... Ma non sono ancora così tanti per poter ricordare come fosse il mondo prima del 1964. E, siamo sinceri, mai come in questo caso ci sembra così lontano dal 2010. Che bambini, ragazzi, giovani uomini, adulti maturi e vecchi impenitenti, prima di quell'anno, affamati di golosità, si sfamassero con delle pesche, del pane con la confettura o magari un castagnaccio, permetteteci, ci riempie il cuore di tristezza. È quello lo spartiacque decisivo del '900. È dall'entrata in commercio della prestigiosa crema alla gianduia cuneese che tutti noi abbiamo cominciato a chiederci che Mondo sarebbe senza la SuperCrema. Parimenti è dalla prima discesa in campo degli all blacks, nel lontanissimo 2005, sul cemento dello sgarruppato campetto delle 4 Fontane, che tutti noi ci domandiamo che Torneo dei Sestieri sarebbe senza San Marco/Murano. Dal primo giorno, il sestiere del Presidente, è stata la variabile impazzita della manifestazione: contro tutto, contro tutti, sopra tutto e sopra tutti. Per oggettivi limiti di personale purtroppo la Finale e l'ambito titolo di campione non sono mai arrivati. Ma gli aneddoti, bhe, quelli sì... E in fondo in fondo, forse tutti noi speriamo che un giorno i Neri ce la possano fare... Se non altro per dare una scossa e vedere l'effetto che fa...

22 luglio 2010

IMPUNITI PUNITI?


Abbiamo aspettato alcuni giorni perché le indiscrezioni che arrivavano dai nostri informatori sembravano più chiacchiere da bar che vere e proprie notizie. Ora, dopo aver approfondito, chiesto, spiato e ascoltato, possiamo dire che quello che stiamo scrivendo, pur non essendo assolutamente ufficiale, è perlomeno veritiero e, inutile dirlo, potrebbe creare un precedente assolutamente storico per la manifestazione, rischiando di farla affondare in un mare di polemiche.
Il fatto è presto detto: lunedì 19 Luglio, 1° giorno di gare, ogni caposestiere aveva l'obbligo preciso di consegnare al Comitato il modulo prestampato con le firme di tutti i giocatori iscritti a roster. Naturale dire che, avvisati per tempo, tutti i rappresentanti della squadre partecipanti non hanno avuto difficoltà alcuna ad adempiere alla specifica. Tutti meno uno. Ovviamente. Arrivato con la consueta calma degli impuniti, infradito e birretta alla mano, il Dottore, sfoderando il migliore dei suoi sorrisi, annunciava a tutti di non essere in possesso del desiderato modulo. “No sarà miga un problema vero? Na soussion se trova sempre...”. Figurati caro amico! Non è un problema! Ci sono delle regole e voi non le rispettate, ma tranquillo: nessun problema.
Il reperto fotografico allegato all'articolo dimostra come i biancoverdi hanno deciso di sistemare la situazione, scrivendo la lista su un pezzo di carta solitamente usato per avvolgere la pizza. Tutto bene quello che finisce bene? Certo. Si inizia e i fortissimi cannaregioti dominano 2 partite qualificandosi per le semifinali con ampio anticipo. Poi oggi la terribile indiscrezione. L'inganno non è andato in prescrizione ed il rischio è reale. Come detto al momento in cui scriviamo ancora niente è sicuro, ma sembra certo che sia in camera di giudizio la squalifica del team guidato da Giacometti, con conseguente ricompattazione dei match odierni.
Per ulteriori novità STAY TUNED!

Peter Vecsey

3° GIORNATA



S. CROCE/S. POLO – CASTELLO 61 – 58

S. CROCE/S. POLO: Borsato, Costa Gia., Barbato 18, Armani 1, Pistolato 6, Dal Borgo, Stevanato 7, Costa Gia., Celli, Sartor 16, Stefani 13.
All: C. Andreutto

CASTELLO: Marascalchi, Rauch, Farisato 5, Rosa 9, Rosso, Pacchiani 4, Caruso 2, Perricone 11, Silvestri 10, Vianello 4, Franceschet S., Franceschet J. 13.
All: E. Scarpa

Pensando al match di ieri non può non venire in mente a tutti che ci fu un tempo in cui Saruman, re di Isengard, era ormai vicino a dominare una parte della Terra di Mezzo e consegnarne le chiavi a Sauron. All'improvviso però, quando tutto sembrava deciso e la sorte segnata, ci fu l'intervento del popolo degli Ent. Guidati da Barbalbero, gli alberi chiusero il cielo con i loro rami e invasero con la loro potenza il regno di Isengard. Improvvisamente le sorti del conflitto subirono un'inattesa inversione di tendenza. Occorre ricordare anche che, a sostenere i giganti con coraggio inesauribile e forza d'animo infinita, c'erano due piccoli eroi Merry e Pipino, che in questa storia ebbero ruoli fondamentali.
Mancava poco a coach Scarpa per strappare la prima vittoria nel Torneo, ma nei minuti finali alcuni dettagli hanno scombinato i piani di LeleJ e compagni. Certo, si potrà dire che magari quel fallo fischiato a 4” dal termine è stato decisivo il suo, e che in fin dei conti si poteva anche lasciar andare, ma alcuni errori dei rossi hanno aperto le porte a quel finale confuso. Da lì, esperienza centimetri, classe e forza fisica sono sembrate determinanti e hanno segnato le sorti del match. Ora non si può più sbagliare, se non si vuole passare il venerdì seduti lassù, sorseggiando più birre del dovuto...


DORSODURO – SAN MARCO/MURAN 76 – 57

DORSODURO: Stivanello, Zanetti 12, Valentini 2, Epis 2, Conz 8, Trevisan 6, Burigana 10, Ardizzon 3, Indri 10, Zavagno 23.
All: E. Greco

SAN MARCO/MURAN: Pinzan 8, Fagherazzi 5, Cosma 4, Zardetto 7, Poggi 3, Passarella 6, Ferro O. 6, Fabrizi 5, Ferro I. 8, Camin, Penzo 5, Pitau.
All: M. Ballarin

Nell'Italia dell'XI secolo, Brancaleone da Norcia, unico e spiantato rampollo di una nobile famiglia decaduta, dotato però di una non comune eloquenza ed animato da sane virtù e cavallereschi principî, guida un manipolo di miserabili e coloriti seguaci alla presa di possesso del feudo di Aurocastro. Nel Lido del XXI secolo, Emilio Greco, capostipite di nobile famiglia cestistica, dotato di una non comune eloquenza ed animato da sane virtù e cavallereschi principi, guida un manipolo di miserabili e coloriti seguaci alla presa di non si sa cosa, ignorando la logica e appellandosi ad onirici vaneggi. Non si sa come, ma quel pugno di sbandati sembra volerci credere anche questa volta. Anche a costo di andare a sbattere il muso. E più si dice loro di mollare, più li si mette davanti al fatto compiuto della loro incompletezza, più sembra aumentare il loro rifiuto della realtà. Tanto poi che, appena quello lì prende la palla e si libera sul terreno sdrucciolo (che deve avere i pattini, cazzo...non è possibile!), di reale sembra veramente esserci poco o nulla! Gli all blacks resistono un tempo, rispondendo alle bombe del lituano mascherato, poi, al primo calo di tensione, mollano di colpo. Il sorriso finale del Presidente però, fa sorgere qualche dubbio sul fatto che questa sconfitta non sia poi una cosa che tanto dispiaccia...

21 luglio 2010

2° GIORNATA



LIDO – SAN MARCO/MURAN 60 – 55

LIDO: Saoner, Forte, Rosada 12, Cardani 8, Seno 9, Ragazzi 5, De Gaspari 5, Crosera 2, Costantini 9, Quarisa 10.
All: A. Zanchi

SAN MARCO/MURAN: Pinzan 21, Fagherazzi 6, Cosma 5, Zardetto 9, Poggi 7, Passarella, Ferro O., Fabrizi, Ferro I. 4, Camin, Pitau 2, Penzo 1.
All: M. Ballarin

Il déjà vu, termine creato dallo psicologo francese Emile Boirac (1851 – 1917) nel suo libro L'Avenir des sciences psychiques, è la sensazione di aver già vissuto precedentemente un avvenimento o una situazione che si sta verificando. Fra le varie teorie formulate per spiegare il fenomeno (neurologica, del processamento duale, attenzionale o amnestica), se ne può trovare una, magari meno attendibile scientificamente, ma sicuramente più affascinante per noi romantici: la teoria onirica. Secondo questa ipotesi, seppur solitamente dimenticati prima del risveglio, i sogni possono lasciare qualche traccia non comune all'esperienza presente nella memoria a lungo termine. In questo caso, il déjà vu potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all'esperienza presente. E più il sogno sarà intenso e continuativo, più la sensazione del già visto avrà la possibilità di verificarsi. Scusate, ma non resistiamo proprio: l'idea che i tifosi del Lido abbiano la capacità di desiderare così tanto la vittoria della propria squadra, di figurarsela durante i loro ristori notturni in maniera così violenta tanto da dare a tutti, sostenitori neutrali compresi, la sensazione di rivivere una scena già vista, ci fa continuare ad amare questo sport e questo Torneo. Come e più di prima!


CANNAREGIO - CASTELLO 90 – 80

CANNAREGIO: Frison G. 8, Scarpa 20, Grassetti 8, Fontanella, Zambon, Zago 9, Frison 4, Caburlotto 2, Battistin 16, Tagliapietra 23, Tomassetti.
All: F. Giacometti

CASTELLO: Marascalchi 11, Rauch, Farisato 3, Rosa 11, Rosso 8, Pacchiani 4, Caruso 2, Perricone 10, Silvestri 2, Vianello 11, Franceschet S., Franceschet J. 18.
All: E. Scarpa

“Soprattutto quando ero bambino, la noia assumeva forme del tutto oscure a me stesso e agli altri, che io ero incapace di spiegare e che gli altri, nel caso di mia madre, attribuivano a disturbi della salute o altri simili cause” (Alberto Moravia, La Noia , 1960). Dino si annoia. È principalmente quello il suo problema. Dino si annoia a dipingere. Dino si annoia a visitare sua madre che lo rivorrebbe a casa. Dino si annoia pure ad uscire con la bella Cecilia. E non riesce ad appassionarsi a nulla, ossessionato solo dal desiderio di possedere.
Il Torneo dei Sestieri, nei suoi 5 anni di vita, è stata la cosa più distante da tutto ciò. Tensione, incertezza e palpitazioni sono da sempre, dal primo giorno, gli ingredienti di questo splendido piatto. Ieri sera, forse per la prima volta, nonostante una prestazione intensa e generosa dei ragazzi di coach Scarpa, a qualcuno è scappato uno sbadiglio. Due vittorie su altrettante partite. 91 punti segnati lunedì contro i campioni in carica, 90 ieri contro una delle formazioni più accreditate. Il tutto con la sensazione di non avere ancora l'acceleratore pigiato fino in fondo. In molti cominciano a credere che sia difficile trovare un antidoto ai biancoverdi. Che in fondo sia già tutto deciso. I Sestieri però non sono un romanzo di uno scrittore romano...

20 luglio 2010

1° GIORNATA



SX/S. POLO – CANNAREGIO 45 – 91

SX/S. POLO: Costa Gio., Costa Gia., Barbato 12, Armani 5, Borsato, Pistolato 2, Dal Borgo, Celli, Stevanato 2, Stefani 12, Sartor 12.
All: C. Andreutto

CANNAREGIO: Frison G. 16, Scarpa 6, Grassetti 2, Zago 10, Battistin 6, Frison F. 4, Skansi 8, Zambon 2, Caburlotto 8, Tagliapietra 16, Fontanella 7, Tommasetti 6.
All: F. Giacometti
Vice All: D. Giangaspero

Ci sono fasi della vita in cui il tempo che passa sembra sfuggire talmente veloce da impedirci di acchiapparlo anche per un solo istante. Anche solo per potergli dire: “Fermo qua! Fammi assaporare un secondo questa sensazione!”. Ci sono altre fasi invece in cui la lancetta dei secondi ci appare come pietrificata, immobile nel suo lento percorso circolare, quasi che ci tenesse a prolungare un'agonia dalla quale vorremmo sfuggire subito. Ci sono periodi che passano rapidi e indolori, altri che, invece lasciano tracce significative. Ci sono giorni e giorni, mesi e mesi, anni e anni. Ci sono persone che a dopo 365 albe faticano a ritrovarsi campioni. Ci sono altri che invece iniziano a ricordarlo.
SX/S.Polo, diciamocelo sinceramente, ha stupito un po' tutti. Nessuno di noi si sarebbe atteso una debacle di simili proporzioni seppur davanti a cotanto avversario. Improvvisamente sembra crollato tutto il castello inespugnabile del 2009. Per fortuna sembra esserci tempo per la ricostruzione.
Al solito, invece, i biancoverdi, colpiti e affondati l'anno scorso, risorgono come l'Araba Fenice per appiccicarsi addosso la sgradevole etichetta di superfavoriti. Una macchina perfetta quella di Coach Giacometti, con la giusta esperienza e quel tanto di benzina verde che aiuta ad arrivare in fondo alla settimana.



LIDO – DORSODURO 60 – 59

LIDO: Saoner 4, Forte, Rosada 6, Cardani 9, Seno 4, Ragazzi 3, De Gaspari 5, Crosera 11, Costantini 7, Zanchi 5, Quarisa 6.
All: A. Zanchi

DORSODURO: Stivanello 3, Zanetti 2, Valentini 4, Epis 9, Marzollo, Conz 2, Trevisan 2, Burigana 13, Ardizzon, Indri 6, Zavagno 18.
All: E. Greco

L'8 Luglio del 1984 sul circuito automobilistico di Dallas si corse il GP forse più incredibile della storia della Formula Uno. Ad un giro dal termine, in piena lotta per la vittoria finale dopo aver guidato la corsa per lunghi tratti, un giovanissimo Nigel Mansell vide infrangersi i propri sogni di gloria per la rottura del differenziale della sua Lotus. Nonostante si corresse in una domenica che definire rovente sarebbe eufemistico (42°), il gigante inglese decise di scendere dalla vettura e spingere il mezzo lungo quei pochi metri che lo separavano dal traguardo. Raggiunto un eroico 6° posto, pochi centimetri dopo la linea d'arrivo, Mansell crollò svenuto sull'asfalto.
La zona è una brutta bestia da affrontare e spesso scombina piani preparati con cura. Il dominio immaginato sotto le plance non è stato così scontato, e i palloni per Quarisa e Costantini non arrivavano così puliti. Per fortuna di coach Zanchi qualcuno di più piccolino ha tolto le castagne dal fuoco.
Energia, entusiasmo, grinta e, perchè no, quel pizzico di folle talento che ti fa credere anche nell'impossibile. Refuse To Lose urlava coach Calipari nel 1998 alla sua UMass in un'impossibile semifinale NCAA con la mostruosa Kentucky di Rick Pitino. Anche quel giorno vinsero i più forti. E ai generosi restarono solo gli applausi.

16 luglio 2010

ARRIVATI I LATOFORTE!!!!



ECCO LA DIFFERENZA TRA UNA DIRETTORE GENERALE E UN ART DIRECTOR...

p.s.: ci sembra giusto informare i gentili lettori che il sestiere di Casteo farà un allenamento anche questa sera...Proprio stasera...Cioè...VENERDÌ sera...A questo punto sembra lecito aspettarsi una seduta tattica con video allegati nella serata di domani, prima dei fuochi...The Times They Are a-Changin'!!!
Peter Vecsey

13 luglio 2010

FORO LAGUNARE...


Da pochi giorni abbiamo avuto la conferma di una voce giunta in redazione alcuni mesi fa. 2 fra i più grandi avvocati penalisti del nostro Paese sono entrati ufficialmente a far parte della grande famiglia del Torneo dei Sestieri. Già da alcuni anni, uno dei Caposestiere più carismatici della manifestazione covava il sogno di aggiungere alla sua scuderia i 2 mostri sacri del Foro. Purtroppo, fino ad ora, ciò non era stato possibile per i numerosissimi impegni che l'unico cliente ufficiale del duo era continuamente costretto ad affrontare. Per fortuna, all'alba del 2010, per motivi che meritano di essere discussi in ben altre sedi, tutte le pendenze curate da Pecorella e Ghedini sono finalmente da considerarsi estinte. Questa situazione ha portato all'immediato ingaggio del prestigioso studio legale da parte del Presidente, costretto, a suo dire, a difendersi da quella che si può tranquillamente considerare una vera e propria persecuzione da parte del potere legislativo dei Sestieri. “Mi difenderò nelle sedi opportune”, avrebbe detto il Mastro Vetraio, “usando ogni mezzo che le mie possibilità mi consentiranno di usare!”.
Ora è ufficiale: il primo passo mosso da Ferro e dai suoi nuovi guardaspalle è stata la stipula di un contratto inattaccabile. Dopo aver studiato il regolamento per filo e per segno, dopo averne interpretato ogni singolo cavillo, studiato ogni sfumatura, assaporato ogni scappatoia, sembra che Gaetano e Niccolò siano riusciti a scoprirne una falla. Il risultato è tutto nel prezioso reperto fotografico che abbiamo il piacere di proporre al nostro pubblico. Quello che il buon Quarisa sta firmando in un'assolata spiaggia lidense pare essere un contratto a vita che gli permetterebbe di giocare con il sestiere in nero, nonostante la mancanza di residenza e la convocazione di Sao per il suo Lido. Non abbiamo ancora tutti i dettagli, per i quali vi rimandiamo ad approfondimenti successivi, ma una cosa è certa: Ferro è convinto di essere in una botte del medesimo materiale e di avere la Legge dalla sua.
Inutile dire che questa sembra essere una notizia a dir poco cruciale per i destini del Torneo. Il Coordinatore Capo, avvisato dal vostro umile scriba prima che la notizia fosse data alle stampe, pare essere stato avvistato a Calais nel tentativo di imbarcarsi su un cargo battente bandiera panamense e diretto verso terre lontane e sconosciute.
Ora la palla passa a Sao: riuscirà il Caposestiere biancoblù a tenersi stretta la sua punta di diamante o, ancora una volta, la legge del più forte avrà la meglio su questo Torneo sempre più in balia di sotterfugi, manovre nascoste e insabbiature?

Peter Vecsey

10 luglio 2010

CAMBIAMENTI...


Nella vita si cambia! Capita. A volte ci si scontra con situazioni più grandi di noi, con problemi che, improvvisamente, ci fanno vedere il mondo da un'altra inattesa angolatura. Oppure succede tutto gradualmente. Solo perchè si cresce, e non è più solo una cosa a modificarci, ma l'azione di tanti piccoli fattoti apparentemente insignificanti, che sedimentandosi nella nostra anima, agiscono sulla personalità e il carattere. Capita. Ed è naturale. Bello. Formativo.
Meno nobile è quando invece un cambiamento avviene per puro calcolo delle convenienze. Quanto è triste veder calpestati valori e convinzioni fondamentali fino a pochi istanti prima solo per poter arrivare a quel qualcosa che si crede altrimenti irraggiungibile? Quanto fa male...
Giovedì 08 Luglio, sull'ormai storico e corrotto playground di San Servolo, qualcosa è cambiato. Da Giovedì qualcosa non è più lo stesso. A dividersi i 2 campi dell'isola, si sono trovate, nello stesso orario, 2 delle principali protagoniste del Torneo da noi così tanto amato: Cannaregio e Casteo.
Non mi soffermerò sull'atteggiamento dei biancoverdi, rimandandovi, se vorrete, alla rilettura de Il Principe, sublime trattato di Dottrina Politica dove Niccolò Macchiavelli, già nel 1513, ci spiegava che per raggiungere e conservare il cuore di uno Stato, qualsiasi azione sia lecita, anche se in contrasto con leggi e morale comune. Ci basti dire che, per lunghi minuti, invece di assaporare il piacere del gioco, della libertà, della compagnia, invece di liberarsi di ogni problema e riscoprire il Fanciullo che dovrebbero ancora conservare dentro loro stessi, i cannareggioti si sono schierati in cerchio attorno al loro generale, per ascoltare direttive, indicazioni, studiare piani e chissà cos'altro. Tutto quello che può servire per vincere! D'altro non sembrano preoccuparsi.
L'attenzione, cari lettori, va invece posta su Casteo. Anzi, sul Nuovo Casteo. In questi anni avevamo imparato a conoscere lo spirito dei “rossi”, la loro incredibile forza interiore, la loro passione per il gioco, la lealtà, la voglia di fratellanza. Siamo sinceri: in 5 anni ci eravamo innamorati di questo Sestiere, tanto da illuderci che una sua eventuale vittoria avrebbe potuto cambiare le cose. Ribaltare i poteri costituiti. Rinfrescare queste stanze soffocanti. Bhe... Questi sogni sono morti giovedì scorso in un'isola della nostra amata laguna. Guidati dal loro nuovo condottiero, 16 giovani virgulti arsenalotti, hanno abbandonato la loro aria scanzonata e sfrontata, la loro piacevolissima sbruffonaggine, per indossare la maschera della professionalità: trecce a 5, 2 contro 3 continuato, 3 conto 4 continuato, esercizi specifici e così via. Fine dei giochi. Fine del divertimento. Fine di tutto quello in cui avevano creduto in questi anni. In questo Luglio afoso, devono essersi accorti di avere una squadra competitiva per il titolo e hanno fatto una scelta. Invece di scagliarsi con tutte le loro forze contro un sistema che hanno sempre denigrato, hanno creduto più opportuno copiarlo, convinti che fosse la strada giusta per la vittoria. La lista dei giocatori suddivisi per ruolo, rigorosamente scritto in lingua anglosassone (vedi foto), serve da conferma di tutto ciò. Vinceranno prima o poi in questo modo, ne siamo certi. Porteranno a casa la Coppo, come hanno già fatto altri prima di loro comportandosi in questo modo. Ma permetteteci di versare una malinconica lacrima: il Vecchio Casteo ci manca già. Ci manca enormemente.

Peter Vecsey

ROSTERS E CALENDARIO




3 lesioni non permanenti agli arti superiori, una frattura composta del setto nasale, 5 contusioni alla cassa toracica, 1 slogatura di caviglia, 2 dispersi: questo il bollettino della riunione fra i Capisestiere tenuta ieri sera dal Comitato per la lettura dei Rosters definitivi e la compilazione del calendario del Torneo.
Il clima si dimostra essere, come caratteristica dei Sestieri, acceso il giusto. A spegnere gli ardori il classico sciroppo al malto di colore giallino. Tutto sommato poteva andare peggio...
Di seguito tutto quello che si è stabilito! Buon Torneo a tutti!!!

Peter Vecsey








CAE
S.MARCO/MURANO
LIDO
DORSODURO


S.MARCO/MURANO
Omar Ferro
Ivano Ferro
Umberto Regalini
Jacopo Vecchiato
Aldo Boscolo
Luca Pinzan
Marco Penzo
Paolo Fagherazzi
Gianmarco Cosma
Alvise Camin
Simone Zardetto

All: M. Ballarin


LIDO
Claudio Costantini
Alvise Cardani
Marco Rosada
Federico Forte
Marco Crosera
Alessandro Ragazzi
Fabio De Gaspari
Ferdinando Seno
Nicola Zanchi
Giulio Saoner
Andrea Quarisa
Simone Galasso

All: A. Zanchi


DORSODURO
Nicola Stivanello
Alberto Valentini
Nicolò Zavagno
Giulio Burigana
Davide Trevisan
Simone Conz
Jacopo Indri
Jacopo Epis
Mario Guerrasio
Giacomo Zanetti
Lorenzo Ardizzon
Alvise Marzollo

All: E. Greco




CAMPIEO
CANNREGIO
S.CROCE/S.POLO
CASTEO


CANNAREGIO

Mattia Battistin
Alvise Caburlotto
Federico Frison
Giacomo Frison
Nicolò Scarpa
Massimiliano Zago
Sebastiano Grassetti
Enrico Tagliapietra
Roberto Tomassetti
Marco Zambon
Gregorio Fontanella
Luka Skansi

All: F. Giacometti


S. CROCE/S. POLO

Andrea Borsato
Giacomo Pistolato
Alessandro Barbato
Giacomo Costa
Giovanni Costa
Gianluca Celli
Marco Armani
Lorenzo Muner
Lorenzo Dal Borgo
Ferruccio Stevanato
Jacopo Stefani
Kristian Sartor

All: C. Andreutto


CASTEO
Sebastiano Marascalchi
Simone Rauch
Marco Perricone
Nicolò Vianello
Gianpiero Rosa
Silvio Franceschet
Jacopo Franceschet
Riccardo Pacchiani
Lorenzo Silvestri
Roberto Caruso
Damiano Rosso

All: E. Scarpa


Lunedì 19 Luglio
h. 20:00 S. Croce/S. Polo – Cannaregio (1)
h. 21:30 Lido – Dorsoduro (2)

Martedì 20 Luglio

h. 20: 00 Vincente (2) – S. Marco/Murano
h. 21:30 Vincente (1) – Casteo

Mercoledì 21 Luglio
h. 20:00 Perdente (1) – Casteo
h. 21:30 perdente (2) – S. Marco/Murano

Giovedì 22 Luglio
h. 20:00 2° Girone Cae – 3° Girone Campieo (A)
h. 21:30 2° Girone Campieo – 3° Girone Cae (B)

PlayGround 4 Fontane
h. 18:30 1° Semifinale Masters Old Basket VE - Oberliga Moedling (AUT)
h. 20:00 2° Semifinale Masters Los Leones Wien (AUT) – Old Basket Mestre

Venerdì 23 Luglio

h. 20:00 1° Girone Cae – Vincente (B)
h. 21:30 1° Girone Campieo – Vincente (A)

Sabato 24 Luglio
h. 18 Torneo di Minibasket
h. 19:30 FINALE MASTERS
h. 20:45 Gara 3point
h. 21:15 FINALE TORNEO dei SESTIERI

06 luglio 2010

TI VOGLIAMO!!!


E tu non giochi? Che fai, non partecipi? Solo perchè magari il tuo caposestiere è troppo giovane o troppo ignorante per conoscerti? Ti arrendi così? Non è possibile! I Sestieri vogliono anche te! Spedisci la tua candidatura con una breve descrizione (Sestiere di appartenenza, curriculm sportivo, ruolo, ecc.) all'indirizzo info@torneodeisestieri.it indicando anche l'eventuale disponibilità a partecipare alla manifestazione nelle file di una squadra diversa dal tuo Sestiere. Tutti i nominativi verranno attentamente vagliati dalla Commissione e in caso di carenze di organico, proposti ai Sestieri che non sono riusciti a racimolare abbastanza “soldati”.
Non arrenderti! Vieni anche tu ai Sestieri!!!

05 luglio 2010

I RAGAZZI DELLA VIA...



Chi sarà il nostro Ernő Nemecsek? Chi il primo coraggioso ad opporsi ai bulletti della città?
Passano gli anni e la storia non cambia. Mercoledì 30 Giugno va in scena l'ennesimo capitolo della dittatura lagunare. Il teatro, questa volta, è il campo neutro di S. Servolo, dove, in prossimità dell'inizio dei combattimenti, si è deciso di celebrare l'ultima serata amichevole prima che scatti il coprifuoco. Non si trattava di una serata a invito, bensì di un appuntamento che, tramite il riuscitissimo passaparola di ambientazione cestistica, non avrebbe escluso nessuno. L'ultima festa. L'ultimo saluto prima di interrompere i rapporti con il nemico e organizzare le proprie strategie. Risultato: 28 coloratissimi e accaldati appassionati, chi in forma chi meno, fra sorrisi e sinceri abbracci, per sgambettare spensierati fra una zanzara e l'altra.
La composizione delle 4 squadre risulta essere operazione complessa, per la volontà di rendere la serata appassionante ed equilibrata. Dopo lunghe trattative, il Consiglio dei 5 (vedi foto), formatosi per l'occasione e sciolto immediatamente dopo, usciva dalla Camera di Consiglio con il verdetto. Tutti sembravano moderatamente soddisfatti, congratulandosi con i saggi che avevano partorito scelte tanto complicate.
Poco prima della palla a 2 però, Feri Áts, i fratelli Pásztor e tutti i buzzurri del quartierino, decidono che così non va bene. Così non si fa. Loro sono di più. Loro sono più forti. Loro sono Cannaregio. Loro.... Si cambia tutto: 2 squadre dalla Strada Nuova (A e B) e il resto si arrangi, che qui dobbiamo allenarci (vedi foto). Risultato: formazioni altamente squilibrate e torneo amichevole falsato. Inutile dire che le tensioni sono state anticipate di circa 3 settimane e forse, almeno alla stampa, questo non dispiace. Spiace invece che dopo oltre un lustro non si riesca ancora a scorgere all'orizzonte nessun János Boka, nessun leader che sappia guidare chi vorrebbe ribellarsi a questa cappa di potere.
Tanto più che anche di coraggiosi Ernő Nemecsek se ne vedono pochi...

Peter Vecsey