21 luglio 2011

ALCUNE FOTO 2

In attesa degli ultimi colpi di Peter V., dell'intervento di Palla5000 "da de eà del ponte" e prima del lungo letargo, vi dedichiamo un'altra serie di foto di L. Costa.


I magnifici arbitri del TdS2011 quasi al gran completo, purtroppo nella foto di gruppo mancano i graditissimi "ritorni" di Burcovich, Lovisetto e Zennaro... e Sao (ma saria anca coposestier!!!).


I 5 capisestieri "sconfitti" del TdS2011 tra cui Sao (che saria anca arbitro!!!)



Il vicepresidente della Muncipalità del Lido Andrea Bodi consegna il Trofeo più grande d'Italia al Casteo del caposetiere "LeleJ" Ballarin (dove xeo?)



L'incredibile festosa ressa all'ormai tradizionale "quinto quarto" del sabato allestito sotto la grande tribuna del pattinodromo con la collaborazione del Bar Trento e degli amici del basket.


La buonissima torta TdS2011, la più grande d'Italia, anch'essa da Guinness...

18 luglio 2011

ALCUNE FOTO 1

Come di consueto, anche se con un pò di ritardo, postiamo alcune foto delle premiazioni individuali scattate da Leonardo Costa.


MVP Finale TdS 2011 - Alex Frison premia Jacopo Franceschet (Castello)


Premio "Fabrizio Piaggi" - Miglior giovane TdS 2011: Marco Gerotto premia Edoardo Rossetto (San Marco&Murano)


Gara del tiro da 3: Alberto Causin premia Enrico Bonfà


Premio speciale Comitato TdS 2011: Simone Rauch premia Luca Saoner

15 luglio 2011

PENSIERAMI...


Fantastico Torneo (prego di notare la "t" maiscola). Sempre più bello, ben organizzato.

Racconterò di qualche particolare, di qualche personaggio. Un po' di ricordi, come al solito, in ordine sparso.


Nota negativa.

Cannaregio non ha ancora pagato la scommessa. L' OFFicina non ha ancora ricevuto alcun ordine per la maglietta... Caposestiere "a vita" (neanche fosse un senatore), Caburlotto Alvise, mi snobbi così?


Marione Guerrasio.


Semifinale; qualche minuto alla fine. Dopo un nostro canestro (SX-S.Polo n.d.a), un "ciuff" per la precisione, la retina si era "fermata" sul ferro. Marione, ha fatto un salto per farla scendere e poi ha raggiunto i compagni nella metà campo offensiva. Ci ha messo a posto la retina per l' attacco successivo. Un Signore!


Max Rizzo.


Un sondaggio per farvi capire chi è il nuovo acquisto di SX-S.Polo.

"Avete avuto rapporti sessuali con Max nell' ultimo anno?".

Il 60% delle intervistate ha risposto: "si, che domande".

Il 30% delle intervistate ha risposto: "certo, è il mio fidanzato".

Il 10% delle intervistate stava già con il Turco...


Potrei incipiare in mille modi. Ad esempio così: << Il 17 giugno 1972 Frank Wills, una guardia di sicurezza che lavorava nel complesso di uffici del Watergate Hotel a Washington, notò un pezzo di nastro adesivo sulla porta fra il pozzo delle scale e il parcheggio sotterraneo. Stava mantenendo la porta socchiusa, così Wills lo rimosse, presumendo che l'avesse messo lì l'impresa di pulizia. Più tardi ritornò e scoprì che il nastro era di nuovo al suo posto. Così Wills contattò la polizia... >>.

Avete già capito, vero? Un incipit in stile Peter Vecsey. Un mito. Chiunque abbia in tasca la tessera dell' Ordine dei Giornalisti, da Aldo Biscardi giù-giù fino a Gianni Letta, sogna di essere nei sui panni. Ma solo Peter c'è...

Scrive appassionato e c' incolla alla lettura. Quando intervista non soffre di sudditanze e se ne frega di chi ha davanti: sa che, al Torneo, è importante chi hai dietro (Zamba).

Indispensabile come wikipedia.


Seba Marascalchi.


Voto 9 e ci siamo capiti.

Tutti tenevano per lui. Per Castello e... per Seba Marascalchi. Ci sta.

Non ditegli che sono "gli ultimi anni".


Cristian Sartor


Se non si gioca una partita "di corsa"...lui è, personalissimo giudizio, il dominatore del Torneo (sulle due metà campo).


Andrea Quarisa.

L' orso lidense. Mi fa impazzire quando, per sbaglio, gli scappa qualche birra in più. Un armadio che diventa bambino di cinque anni. Dopo i classici gavettoni di rito, sabato sera, c' era un bambino più bambino degli altri che si aggirava con un enorme fucile ad acqua: killer senza pietà. Fantastico.

Chiudo con un' immagine malinconica: lui sprofondato su una sedia di fronte al baretto. Concentratissimo. Stava per terminare il cruciverba di Bartezzaghi: ancora tre caselle e avrebbe finito di colorarlo tutto...

Mi fa impazzire.


Sao sr. Sao jr.

A fine serata, a pulire le tribune del Pattinodromo... Certo pubblico non vi merita.


Gigi De Faveri.

Prime due parite allenate come un turista. Molto compassato. Silenzioso. Osservatore.

Gara di spareggio con Canareggio. Ad un certo punto, gli è partito un urlo. Non ricordo verso chi e non ricordo cosa volesse dire. E' partito un urlo acuto, velocissimo. Incomprensibile... Dagli spalti un boato (un boato si) e un "bella Gigiiii". Da li in poi, il buon Luigino ai suoi standard.

Welcome Mitraglia.


Lele Jordan.


Dispiaciutissimo per l' eliminazione di Cannaregio agli spareggi. Scosso soprattutto per l' eliminazione del mestrino Impronti. Così scosso che non è riuscito a stappare la dodicesima bottiglia di champagne. Ha ragione il Sig. Rosada: esiste un mondo anche fuori da via Garibaldi è che Lele non lo sa...


Arbitri.


D' accordissimo con Simone: bravi e fondamentali.

Escludendo per ovvi motivi Cazzaro e Vianello, vorrei dare il premio di miglior arbitro a Zennaro (bella il suo pezzo sul Dai&Vai di sabato). Veramente bravo. Ha fischiato bene e ha dato qualche attenzione a tutti i brontoloni. Mi è piaciuto molto.


Fotografo.


Jack Martinez. Sorpresona del Torneo. Foto apprezzatissime. Spontanee, belle. Tutti protagonisti. Voto molto alto.


Fabio Bonaldi.


Venerdì sera, la sua ultima partita.

Dribblando la retorica, eviterò di scrivere che era fortissimo che era un libro di fondamentali, che è un grande... chi lo conosce sa già tutto. Lo ringrazio perchè ho "imparato" una cosa fondamentale (in verità, forse, non l' ho proprio-proprio fatta mia): star zitto con gli allenatori. Silenzio e sgobbare. Mi ha colpito il suo esempio, al primo anno di Alvisiana con Greco in panchina (Emilio, infatti, l' ha scritto). All' inizio, non giocava mai. Mai. Non sarà stato al top, magari avrà faticato durante gli allenamenti ma che Fabio Bonaldi accettasse scampoli di partita mi sembrava offensivo. E invece... invece, zitto-zitto, ha continuato ad allenarsi. A sgobbare. Poi, come tutte le storie che finiscono bene, è arrivata l' occasione giusta e non se l è fatta scappare.

Silenzio e sgobbare. Grazie Captain!



l' inchinatissimo minibruno

14 luglio 2011

CI RISIAMO



Stiamo migliorando.
Lo scorso anno il Gazzettino aveva stampato due righe sul TdS2010, ben due settimane dopo l'evento e sempre nella pagina delle Lettere & Opinioni. Questa volta, a soli 4 giorni dalla conclusione, hanno pubblicato popò di articolone che rende il giusto merito alla nostra manifestazione estiva. Poca importa se hanno messo la foto del Lido, forse il Granchio l'ha mandata a inizio settimana per mettere alla prova l'illustre quotidiano di via Torino, l'importante è constatare che, nonostante questi 7 anni di tangibile affetto dei cittadini di Venezia e della Terraferma, che si spingono tutte le sere fino al Pattinodromo, per il Gazzettino il Torneo dei Sestieri non è una manifestazione degna di particolare attenzione. Alcuni di voi ricorderanno che l'anno scorso fummo scalzati dalla corsa dei Pedalò - a proposito dovrebbe essere la prossima settimana - quest'anno è stata la volta del Torneo di Biglie; chissà cosa ci aspetterà il prossimo anno?



Forse la colpa di tutto questo è da attribuire a noi stessi che non sappiamo comunicare, comunque ragazzi, don't worry! Meglio così, immaginatevi se oltre alle feste in Serra, ai Pieghevoli, ai Lato Forte, alle Locandine, ai Banneroni, alle Bandiere da Cinematografo e al Totem Abusivo a Santa Maria Elisabetta avessimo avuto più visibilità sulla stampa locale...avremmo finito le birre già al mercoledì.
E pò, francamente, non go miga boresso de ordinar na tribuna de tubi inocenti, dopo chi nea monta !?!
Simone

12 luglio 2011

LUNEDÌ


Oggi è peggio del solito! Giuro: non so se ci riesco... Cioè, io il lunedì lo odio! E da sempre!!! Da quando alle elementari in mensa il lunedì c'era lo stramaledettissimo minestrone! Da quando al Liceo, non capisco il perché, quell'inspiegabile compito di matematica era sempre fissato al lunedì! Fino a quello schifosissimo ufficio, dove ogni schifosissimo lunedì, c'era la schifosissima verifica di merito tenuta dalla schifosissimo capoufficio: uno schifo!
Però oggi è pure peggio. Sono qui, seduto davanti allo schermo del pc, bianco, che dovrebbe riempirsi di parole che non mi vengono. Che fatica! E intanto tengo occupata la mente chiedendomi cosa farò stasera. Ma manco i pensieri mi vengono più. Non c'ho voglia. Non c'ho voglia di fare niente. Sono vuoto...
Chiudo gli occhi e quasi mi sembra di sentirli... Sento i canti di gioia dei Castellani, che finalmente ce l'hanno fatta. Sento il sapore delle birre che brindano con loro. Sento gli applausi sportivi degli sconfitti e i complimenti sinceri dei neutrali. Sento il rumore degli abbracci. Sento De Andrè urlato all'alba che sta arrivando. Sento i click delle macchine fotografiche che ci hanno raccontato per tutta la settimana. Sento i rimproveri affettuosi di Simone. Sento le lacrime che mi hanno rigato il volto in semifinale. Sento l'acqua che mi bagna i piedi, ma chissenefrega! Sento i saluti e gli arrivederci. Sento le minacce e le promesse per il 2012. E sento che mi manca già tutto! E che 'sto anno, deve sbrigarsi a passare veloce, che già non lo sopporto...
Adesso entra un cliente e io proprio non ce la faccio... Io lo odio il lunedì! Così tanto che quasi quasi, sto pezzo lo posto domani...

Peter Vecsey

CASTELLO – SX/S.POLO 78 – 57


CASTELLO: Marascalchi 5, Farisato 3, Rosa 14, Perricone 9, Pacchiani 11, Rosso, Franceschet S. 1, Franceschet J. 18, Vianello N. 8, Silvestri 3, De Poli 5, Vianello G. 3.
All: E. Scarpa
SX/S.POLO: Borsato, Costa, Barbato, Milan 3, Pistolato 5, Carraro 2, Muner 4, Stefani 13, Armani 7, Rizzo 8, Sartor 15, Venturi.
All: L. De Faveri V. All: C. Andreutto
Arbitri: S. Cazzaro, M. Vianello

Adesso un po' tutti abbiamo capito il motivo del gesto sconsiderato compiuto dagli Arsenalotti nel 2010. In molti si erano arrabbiati considerando il furto della Coppa come una mancanza di rispetto nei confronti del Torneo, dell'Organizzazione e dei veri vincitori. Sabato però abbiamo capito. Abbiamo capito che forse era giusto così. Che tutto sommato, quel “prestito” ci stava, che aveva trasformato una squadra forte ma incompiuta in una splendida vincitrice. I giocatori di LeleJ nel 2011 sono apparsi in missione. Quasi che dovessero riscattare l'appropriamento indebito. Che dovessero giustificarlo. E non si sono mai piegati. Nemmeno dopo un girone che avrebbe stordito un bufalo. Nemmeno quando, in semifinale, si è presentato il solito Lido, bestia nera dei rossi. Niente. Nemmeno una piega. Dritti verso l'obiettivo. Quel grande pezzo di vetro. Quel grande vaso che così tanto significa. Non faremo un ordine di merito. Forse mai come in questo caso è la squadra a meritare la ribalta. Certo, Franceschet, premiato come miglior giocatore, è sempre decisivo. Però quando in una finale sono ben 6 i giocatori che infilano almeno una tripla e 11 quelli a referto, beh non c'è possibilità di stilare una classifica. Bravi tutti!
E una stretta di mano va anche a chi la Fiale l'ha persa. L'ultima recita non rende giustizia al Torneo di SX/S.Polo. Chi non ha seguito la manifestazione potrebbe fare pensieri scorretti. Ma tutti sappiamo che i grigi hanno fatto una vera e propria impresa. Il modo in cui hanno battuto Cannaregio e soprattutto Dorsoduro, una delle squadre sulla carta maggiormente accreditate, ha stupito tutti, non solo BeppeGol. Sabato sono apparsi svuotati fisicamente ma soprattutto psicologicamente, come se fossero loro i più stupiti di trovarsi lì. Castello è stato semplicemente più forte. Ma l'applauso a DonKing e ai suoi è comunque doveroso!

10 luglio 2011

CASTELLO CAMPIONE 2011!!!




Castello è il Sestiere vincitore della 7ma edizione del Torneo dei Sestieri 2011.
Battuto il Sestiere di SantaCroce/SanPolo nella finalissima, sabato 9 Luglio 2011.

09 luglio 2011

DORSODURO – SX/S.POLO 50 - 55

DORSODURO: Stivanello, Zanetti, Valentini 3, Vianello 6, Indri, Conz 4, Bonaldi 6, Burigana 2, Maggiolo, Leopardi 2, Guerrasio 12, Zavagno 15.
All: E. Greco
SX/S.POLO: Borsato, Costa, Barbato 10, Milan, Pistolato 3, Carraro, Muner 2, Stefani 5, Armani 11, Rizzo 11, Sartor 13, Venturi.
All: L. De Faveri
Arbitri: Trevisan, Zennaro.

Il fenomeno della tissotropia è stato reso celebre in molti film d'azione o d'avventura, tanto da arrivare spesso a romanzarne totalmente caratteristiche e pericolosità. In realtà la tissotropia o, più volgarmente le sabbie mobili, non è di per se stessa un pericolo mortale. È praticamente impossibile, al contrario di quello che mostrano alcune scene del grande schermo, che un corpo, dato il suo peso specifico, affondi totalmente fino a venire completamente risucchiato. È però possibile invece che un corpo possa trovarsi bloccato nelle sabbie mobili, e che risulti essere molto complicato rimuoverlo e liberarlo. Ecco, più o meno quello che è successo ieri sera nella seconda semifinale del Torneo dei Sestieri. Non si può infatti certo dire che Dorsoduro sia stato inghiottito da SX/S.Polo, visto che il vantaggio dei grigi è sempre rimasto di lieve entità per tutto il match. Inghiottito no quindi, ma bloccato sì. Eccome! La sensazione era proprio quella di una squadra che più provava a muoversi, meno ci riusciva. Più tentava di reagire, più trovava un blocco che le impediva qualsiasi mossa. I minuti sono scorsi così, lentissimi, in attesa che un braccio, una gamba dei canarini spuntasse per darsi slancio, per riemergere, per girarlo questo match. Niente. È arrivato il 40' e nulla si è mosso. Se non i grigi di DonKing. Verso la finale!

LIDO – CASTELLO 61 – 65

LIDO: Seno, Giulietti 1, Rosada 14, Cosma 2, Forte, Murazzi 13, Cardani 2, Crosera 11, Enzo 8, Saoner 4, Costantini 4, Ragazzi 2.
All: A. Zanchi V. All: N. Zanchi
CASTELLO: Marascalchi 2, Farisato 4, Rosa 6, Perricone 4, Rosso, Pacchiani 2, Franceschet S. 7, Franceschet J. 21, Vianello N. 12, Silvestri, De Poli 7, Vianello G.
All: E. Scarpa
Arbitri: Burcovich, Lovisetto.

Miedo Escénico lo chiamano. Per la definizione ringraziate pure Gabriel Garcia Marquez, immenso scrittore colombiano del '900, nonché grandissimo tifoso di calcio. Per la diffusione popolare del termine invece, chiedete a Jorge Valdano. Fu l'ax attaccante campione del Mondo con l'Argentina di Maradona nel 1986 a rendere celebre questa frase. Con Miedo Escénico generalmente si vuole descrivere la paura del palcoscenico. Quell'angoscia che sovviene in tutte le occasioni in cui bisogna dimostrare qualcosa a qualcuno. Nello specifico il palcoscenico era il temibile Santiago Bernabeu, lo stadio più “spaventoso” d'Europa, l'avversario che spesso non lasciava scampo a chi affrontava il Real Madrid. Quando a 5 minuti dal termine, coronando una rimonta che sembrava impresa quasi impossibile, il Lido pareggiava il match, ecco, a qualcuno gli spalti del Pattinodromo avrebbero potuto ricordare quelli dello stadio intitolato al Grande Presidente. Tutti in piedi e tutti a cantare. A intonare. A spingere Rosada e compagni verso quello che sembrava fin dal primo giorno essere un destino scritto. C'era però un piccolo problema. Anzi, 12 piccoli problemi. Tutti con la maglia rossa. E tutti con la faccia giusta. Quella che tosta il giusto. Quella che del Miedo Escénico, sinceramente, se ne frega il giusto. Quella insomma, che ti porta dritto dritto in Finale ai Sestieri.

08 luglio 2011

IN DIRETTA DAL CAMPO: LE SEMIFINALI

Appena finita la prima semifinale del Torneo!
Ore 21:45

LIDO - CASTELLO 61-65

Castello Prima Finalista 2011!

(Aggiornamento delle 23:27)

DORSODURO - SANTACROCE/SANPOLO 50-55

FINALISSIMA DEI SESTIERI 2011:
CASTELLO - SANTACROCE/SANPOLO

CASTELLO – SAN MARCO/MURANO 52 - 36


Foto by Jack Martines

CASTELLO: Marascalchi 3, Farisato, Rosa 9, Perricone 6, Rosso 3, pacchiani 2, Franceschet S. 6, Franceschet J. 10, Vianello N. 4, Silvestri 1, De Poli 6, Vianello G. 1.
All: E. Scarpa

S. MARCO/MURANO: Rossetto 2, Folin 2, Zardetto 4, Pagan, Fabrizi, Ferro, Zane 7, Boscolo 10, Seno 7, Pedron 2, Passarella 2.
All: M. Ballarin

Arbitri: Trevisan, Causin

In tribuna, fra uno sventolio di depliant e la caccia alle pochissime birre rimaste, ci si chiedeva tutti una sola cosa: ma quanto possono durare attaccati al match con i denti? Alla sirena che sanciva l'intervallo, molti sono usciti per prendere una boccata d'aria assente ingiustificata all'Olivi (onde rientrare rapidissimamente per non perdersi l'ultima coreografia in programma). Si incrociavano gli sguardi e si leggeva ovunque lo stesso pensiero: ma pol durar? Poteva realmente essere che una squadra riuscisse a annullare un gap tecnico evidente solo e unicamente con la forza della convinzione? Tutti avevamo visto cosa era successo contro SX/S.Polo. Tutti avevamo visto la fatica fatta da Dorsoduro per batterli. E tutti avevamo assistiti a questo primo tempo concluso sul 23-26. Eppure nessuno pareva crederci fino in fondo.
Favoriti lo erano in partenza. Il fattore pioggia e lo spostamento in Olivi aveva scombussolato un po' le carte, senza far capire a favore di chi. C'è voluto un tempo. Poi la zona di coach Scarpa ha clamorosamente fatto saltare il banco. Ora sono in semifinale. Al solito pericolossissimi.
Al ritorno in campo nel 2° tempo dev'essere successo qualcosa. Come se ci si fosse improvvisamente svegliati da un piacevole sonno e si fosse rimasti nauseati dalla realtà. Tutto quello che era riuscito in 2 match e mezzo non è più riuscito. Ma è stato un naufragio a testa alta!

CANNAREGIO – SX/S.POLO 65 - 74


Foto By Jack Martines

CANNAREGIO: Frison 10, Battistin 4, Pilla 13, Caburlotto 3, Zorat 4, Fontanella, Zambon, Skansi 4, Tomassetti 5, Tagliapietra 16, Zago 4.
All: S. Grassetti V. All: A. Impronti

SX/S.POLO: Borsato, Costa, Barbato 15, Milan 4, Pistolato 8 Carraro 1 Muner 3, Stefani 3, Armani 15, Sartor 17, Rizzo 8, Venturi.
All: L. De Faveri

Arbitri: M. Lovisetto, M. Ballarin

Questa volta inizierò dalla fine. Da quando mi sono trovato a guardare il secondo dei 2 spareggi fianco a fianco con Caburlotto. La lunga amicizia che ci lega non mi ha permesso di essere distaccato come avrei voluto. Ho abbracciato l'amico, offrendogli una spalla su cui appoggiarsi e delle orecchie pronte ad ascoltare. Lo sfogo è stato rapido e intenso. Come la delusione che il campo gli aveva inflitto pochi secondi prima. Alla fine però non ho resistito e, a malincuore, ripresa la mia professionalità, ho sottoposto la mia domanda: “Dopo questo ennesimo fallimento, credo che sia quantomeno pleonastico chiederti se darai le dimissioni...”. L'amico di vecchia data mi ha fissato per un momento che mi è parso eterno. Leggevo lo smarrimento nei suoi occhi, come se non riuscisse a capire fino in fondo le mie parole. “Dimisssioni? Ma scusa, il Caposestiere non è una carica a vita?”.
Dopo la bella prestazione offerta con il Lido, eravamo in molti a pensare che il mancato approdo alla semifinali fosse dovuto unicamente alla forza del girone in cui Cannaregio era stato inserito. Ci arriveranno comunque, ci dicevamo. Invece sciolti, sotto le prime gocce d'acqua del 2011...
Coach Andreutto non c'era. La scusa era un pestifero postumo, la verità un incontro segreto con un erede di Tašunka Witko, custode unico dei segreti della danza della pioggia. E pioggia è stata. Da lì in poi però, la magia se n'è andata e ci hanno pensato Barbato, Armani e un sontuoso Sartor.

07 luglio 2011

DORSODURO – S.MARCO/MURANO 66 - 51


DORSODURO: Stivanello, Zanetti, Valentini, Vianello 8, Indri 2, Conz 4, Bonaldi 4, Burigana 10, Maggiolo, Leopardi 4, Guerrasio 16, Zavagno 18.
All: E. Greco

S. MARCO/MURANO: Pinzan 3, Rossetto, Folin 5, Zardetto 11, Pagan 7, Fabrizi 2, Ferro 4, Zane 7, Boscolo 4, Seno 6, Pedron, Passarella 2.
All: M. Ballarin

Arbitri: A. Burcovich, M. Trevisan

Sono Henri Gault e Christian Millau i due critici gastronomici che contribuirono alla diffusione della cosiddetta Nouvelle Cousine. Fu una vera e propria rivoluzione e, come tutte le rivoluzioni, ebbe sostenitori accaniti e ferrei detrattori. Fra le caratteristiche principali sicuramente lo snellimento dei piatti e la riduzione delle portate, con l'obiettivo di di stimolare ognuno dei cinque sensi, ed in particolare la vista. La nouvelle cuisine privilegiò la presentazione e l'aspetto degli alimenti eliminando quelle guarniture che appesantivano inutilmente i piatti. Ciò senza togliere quella costante della cucina francese che è da sempre la presentazione dei cibi. Ecco, diciamo che la partita di ieri assomigliava più a una amatriciana assaporata direttamente dalla pentola: astenersi palati fini!
Era una partita da vincere assolutamente per Stivanello e compagni, ed è stata una partita vinta. Per il bel gioco, meglio ripassare. Di positivo c'è che i canarini hanno dimostrato di sapersi anche sporcare le mani, e di poter portare a casa match complicati e nervosi.
Tosti! Magari non belli, magari imprecisi e confusionari, ma tosti. Area piena e passaggi a livello costantemente abbassati. Nereo diceva: “Colpire tutto ciò che si muove a pelo d'erba. Se è il pallone, meglio”. Se poi in attacco si riesce anche a inventare qualcosa, magri si va in semifinale...

LIDO – CANNAREGIO 62 - 57


LIDO: Seno, Giulietti 2, Rosada 8, Cosma, Forte 1, Cardani 10, Murazzi 4, Ragazzi 10, Crosera 7, Enzo 11, Saoner 7, Costantini 2.
All: A. Zanchi V. All: N. Zanchi

CANNAREGIO: Frison G. 17, Battistin 3, Pilla, Caburlotto 2, Zorat 4, Fontanella 5, Zambon 3, Skansi 8, Tomassetti, Frison F. 2, Tagliapietra 4, Zago 9.
All: M. Ballarin

Arbitri: M. Ballarin, M. Zennaro

Per calcolare la potenza di un motore, l'unità di misura usata correntemente è la cilindrata. Per cilindrata s'intende il volume d'aria teoricamente aspirato durante un ciclo termico, che nel caso di motori a movimento alternativo è dato dal volume descritto dal ciclo del pistone tra il punto morto inferiore e quello superiore. Nel caso di motori a più cilindri tale grandezza va moltiplicata per il loro numero e talvolta la cilindrata così calcolata è detta totale, per distinguerla dalla cilindrata unitaria che indica il volume dei singoli cilindri. La partita di ieri era di cilindrata massima. Fate conto quella di una Boss Hoss LS2 SS con motore Chevrolet V8 6000cv 425 cavalli. Mai viste ai Sestieri così tante accelerazioni e per così tante volte. Uno spettacolo!
Ancora una conferma per i giovanissimi ragazzi del Lido! Ancora una vittoria! E ancora una semifinale! In molti li attendono al varco. Ma per ora questo varco continua a non arrivare. Il fatto che si fatichi sempre a riuscire a trovare un migliore in campo e il segnale più bello per i Zanchi's.
Ieri l'avversario correva un po' di più. Non molto, ma quanto è bastato a fare la differenza. E non è capitato molte volte a Cannaregio di dover inseguire sui 28 metri. Un Frison Jr 5 stelle lusso e un Caburlotto alla guida di una Delorian hanno fatto sperare fino all'ultimo. Il futuro comunque resta roseo.

06 luglio 2011

In diretta dal campo: Mercoledì 6 Luglio 2011

Appena finita la partita delle 20:00!
Lido 62-57 Cannaregio

Classifica Girone Stagando:
Lido 4
Cannaregio 2
Castello 0

Finita anche la partita delle 21:45
(aggiornamento delle 23:15)

Dorsoduro 66-51 San Marco/Murano

Classifica Girone Premando:
Dorsoduro 4
San Marco/Murano 2
Santa Croce/San Polo 0

CASTELLO – CANNAREGIO 69 - 73


CASTELLO: Marascalchi 5, Farisato 1, Rosa 9, Perricone 6, Rosso 4, Pacchiani 5, Franceschet S. 2, Franceschet J. 16, Vianello N. 16, De Poli 5, Vianello G.
All: E. Scarpa

CANNAREGIO: Frison G., Battistin 28, Pilla 6, Caburlotto 1, Zorat, Fontanella 4, Zambon, Skansi 14, Tomassetti 3, Frison F. 7, Tagliapietra 10, Zago.
All: S. Grassetti V. All: A. Impronti

Arbitri: Zennaro, M. Ballarin


Si racconta siano stati i cinesi (come quasi per tutte le cose che hanno cambiato l'umanità) e i vichinghi (che la usarono per arrivare per primi in America senza però avere un ufficio stampa abile come quello del più sgamato Colombo che se ne attribuì il merito parecchi anni dopo) gli inventori della bussola. L'uso di questo strumento è fondamentale in una situazione in cui sia difficile ritrovare l'orientamento a causa di fattori atmosferici, o comunque esterni, straordinari. Come quando ci si trova davanti una squadra inaspettatamente così competitiva e si è sull'orlo dello sbandamento. Grassetti e Impronti ieri sera l'hanno usata e la loro lettura tattica (ordinare a Battistin di scagliare 3 triple consecutive negli ultimi 3 minuti) si è dimostrata vincente.
Come detto, ci aspettavamo la reazione di Castello, troppo brutto per essere vero contro il Lido. I passi avanti ci sono stati, e notevoli. La giornata di riposo di oggi servirà per caricare le pile e provare a giocare un grande spareggio. Diamo l'ufficiale benvenuto a Nicolò Vianello ai Sestieri.
Quando si ha un numero così alto di giocatori di talento diventa difficile non trovare il modo di estrarre il coniglio dal cilindro. Frison è nervoso? Zago impreciso? Tagliapietra alterno? Che problema c'è? Vediamo, vediamo, vediamo...Sì, ecco: Battistin! 28! Buonanotte!!!

DORSODURO – SX/S.POLO 68 - 47


DORSODURO: Stivanello, Valentini 2, Vianello 16, Indri 2, Conz, Bonaldi 6, Burigana 20, Maggiolo, Leopardi 4, Guerrasio 14, Zavagno 4.
All: E. Greco

SX/S.POLO: Borsato, Costa 4, Barbato 4, Milan 13, Pistolato 2, Carraro, Stefani 3, Armani 2, Rizzo 10, Sartor 7, Venturi 2.
All: L. De Faveri V. All: C. Andreutto

Arbitri: A. Costantini, L. Causin

La Teoria del Caos è un settore della fisica matematica. Non scenderemo certo qui nel tecnico (non perchè non ingrado, ma perchè non sembra il Torneo dei Sestieri il luogo più adatto per una discussione di questo tipo). La cosa interessante è però scoprire come questa teoria abbia da sempre colpito parte dell'immaginario collettivo e sia entrata a far parte della cultura pop, soprattutto come negazione del determinismo. Molti l'hanno abbracciata convinti dell'influenza dei fatti minimi sul corso degli eventi. Della casualità appunto. E niente ci è sembrato più casuale del basket di alcuni giocatori dorsodurini di ieri. Casuale non nel senso deleterio del termini, si badi bene, ma nel senso di inatteso, inspiegabile, sconosciuto. E per questo, il più delle volte, inarrestabile.
Roster alla mano si sapeva che i canarini quest'anno avrebbero potuto dire la loro per tutta la settimana. L'impressione è stata confermata. Se poi il Capitano, Guerrasio (ieri apparso in forma smagliante) e Greco riusciranno a mettere un po' di ordine alla marea gialla, chissà...
I sentori c'erano già stati nella partita contro San Marco/Murano. Ieri se ne è avuta la conferma. DonKing e compagni appaiono scollegati, poco fiduciosi, incapaci di sottolineare i loro punti forti e nascondere le proprie debolezze. I ripescaggi offrono però un'altra chance e ancora un po' di tempo.

05 luglio 2011

SX/S.POLO - S.MARCO/MURANO 53 - 60


SX/SPOLO: Borsato, Costa, Barbato 3, Milan 4, Pistolato, Carraro 6, Muner 4, Stefani 9, Armani 2, Rizzo 13, Sartor 10, Venturi 2.
All: L. De Faveri

S.MARCO/MURANO: Rossetto 5, Folin 4, Zardetto 12, Pagan 3, Fabrizi 3, Ferro, Zane 8, Boscolo 13, Seno, Pedron, Passarella 12.
All: M. Ballarin

Arbitri: A. Burcovich, R. Saoner

13 Giugno 1935, Madison Square Garden (NY): James Walter Braddock, pugile risalito da una situazione sportiva e umana quasi drammatica, che lo aveva portato a vivere in povertà assoluta, batte ai punti con decisione unanime il supercampione Max Baer. James si era guadagnato una seconda chance, ripartendo da zero e ricostruendosi una carriera in un età che per molti suoi colleghi era quella della pensione. Spinto da una folla che vedeva in lui la proiezione della sua fame di successo, riuscì in un'impresa che è entrata di diritto nella storia dello sport (e più recentemente in quella del cinema) e che ha insegnato a molti come carattere, voglia, e intensità possano spesso sovvertire anche i pronostici più scontati.
Dispiace dirlo, ma la prestazione di S.X/S.Polo è stata assolutamente insufficiente. Crediamo che anche DonKing e compagni siano d'accordo su questa valutazione. Molli, sfiduciati e incapaci di sfruttare al meglio le proprie armi, sono sembrati stupiti, quasi più di noi, da quello che stava succedendo.
Tutti in piedi per questo AllBlacks. L'avevamo detto che quest'anno il talento c'era, ma dobbiamo essere sinceri: mai ci saremo aspettati una prestazione di questo livello. Pagan in regia, Zardetto disturbatore e Passarella a lottare per tutti. Se poi all'improvviso si apre anche la ruota del Pavone...

LIDO - CASTELLO 80 - 72


LIDO: Giulietti 5, Rosada 7, Cosma 5, Forte 2, Cardani 13, Murazzi, Ragazzi 7, Crosera 20, Enzo 10, Saoner 7, Costantini, Seno.
All: A. Zanchi

CASTELLO: Marascalchi 11, Farisato, Rosa 9, Perricone 14, Rosso 4, Pacchiani 6, Franceschet S. 4, Franceschet J. 12, Vianello N. 8, Silvestri, De Poli 2, Vianello G. 2.
All: E. Scarpa

Arbitri: M. Vianello, M. Trevisan

Questa è “La Meglio Gioventù”! Non quella del bel film di Marco Tullio Giordana (2003) in cui si racconta l'epopea di una famiglia attraverso 30 anni di storia italiana, dagli anni '60 alla fine del vecchio millennio. Non quella. Non la gioventù di un Ministero che, a distanza di anni, fatica a farci capire il motivo della sua istituzione. Non quella. Una gioventù molto più circoscritta. Una gioventù che vuole rappresentare solo se stessa. Precisamente la gioventù della pallacanestro lagunare. O, a voler essere ancora più specifici, la gioventù cestistica dell'isola del Lido. Una gioventù che vuole emergere, che nasconde perfettamente i suoi difetti e sottolinea gli enormi pregi. Facendosi spazio e anticipando il suo futuro.
Si era parlato del fatto che forse una squadra molto rinnovata avrebbe trovato qualche difficoltà a “giocare insieme” per la prima volta. Mai previsione è stata più sbagliata! Il Lido è sembrato un meccanismo quasi perfetto, dove ognuno parlava perfettamente la lingua dell'altro. Senza esitazioni.
Sinceramente era da Castello che ci si aspettava qualcosa in più. La squadra di LeleJ è sembrata molle e confusa. Attaccati al match nel 1° tempo grazie a Marascalchi e Franceschet, appena i 2 sono calati nessuno è riuscito a trovare risposte adeguate alla marea biancoblù. Molti degli attesi protagonisti in rosso hanno bucato la prima.

02 luglio 2011

INCONTRI E MANOVRE

C'è poco da dire sull'ultima amichevole giocata prima dell'inizio del Torneo. Castello e S.Marco/Murano sono squadre diverse in tutto e per tutto.
La prima è forse la più pura dei Sestieri, quella che nel suo roster non annovera nessun domiciliato, ma tutti atleti nati e cresciuti attorno a Via Garibaldi. Castello è anche, senza dubbio alcuno, la formazione più continua, quella che, nel corso degli anni ha modificato meno il suo roster composto, nella stragrande maggioranza, da veri e propri veterani de Sestieri.
Al contrario S.Marco/Murano, per oggettive difficoltà di reclutamento, è la formazione più cosmopolita, quella che da sempre cerca di scovare talenti e giovani promesse accantonati da altre squadre, spesso riuscendo a lanciare protagonisti futuri del Torneo. Ogni anno quella di Ferro e compagni è un'avventura nuova, un lancio nel vuoto. I 12 vestiti in nero per il 2011 sembrano però più che promesse e rischiano di poter dare fastidio anche alle corazzate.
Non staremo a raccontarvi cosa è successo all'Umberto I, chi ha vinto, chi è apparso appannato e chi in forma. Tutto questo conta poco. Quello che interessa di più non è successo nella palestra di S. Alvise, ma in un locale festaiolo della provincia. Appena terminata l'amichevole, con una fretta sospetta, il caposestiere di S.Marco/Murano ha salutato la compagnia, rifiutando di unirsi alla consueta birra in fondamenta della Misericordia. Il motivo di tale fuga è stato svelato da un reperto fotografico arrivato per vie traverse al vostro scriba. Da molto tempo il Dott. Ferro ci aveva parlato di come stesse lavorando per il futuro, per allestire una formazione che potesse finalmente essere competitiva per il titolo, anche a costo di aggirare regole che, a suo dire, lo penalizzano. Conoscevamo le sue intenzioni. E soprattutto le sue conoscenze e i suoi appoggi. Averne le prove però ci sembra un passo in più. Per quello abbiamo deciso di pubblicare questa foto. Per far capire a chi di dovere che Omar non scherza!

Peter Vecsey

01 luglio 2011

TROFEO CACCIARI 2011



Anche se non di buon auspicio, le tradizioni si devono rispettare. Sempre. E allora, ieri sera, è andata in scena la 4° Edizione del Trofeo Cacciari. Come al solito Dorsoduro e SX/S.Polo si sono affrontate, a pochi giorni dall'inizio del Torneo, in un'amichevole che mette in palio la Coppa dedicata al filosofo veneziano. La storia insegna che la vincitrice del Trofeo si è sempre classificata dietro la sconfitta. Nonostante ciò però, l'evento ha assunto con gli anni una speciale importanza, un prestigio che aumenta con il passare delle stagioni.
All'Umberto I le due squadre si sono affrontate con i roster quasi al completo (un paio di assenze a testa). La sensazione però è stata che, a differenza delle passate edizioni, quest'anno i due sestieri siano scesi in campo con il freno a mano tirato. Forse, l'essere stati estratti nello stesso girone ha fatto sì che i rispettivi allenatori non volessero mostrare agli avversari tutte le armi a disposizione. Francamente ne è uscito un match senza sale né pepe, noioso e fin troppo buonista. Crediamo che il numero di strette di mano abbia di gran lunga superato i falli commessi. Fra 4/5 giorni la storia sarà diversa, ne siamo certi.
Per la cronaca Dorsoduro si è aggiudicato il trofeo, onorando al meglio la mail arrivata in mattinata da Nairobi. Stivanello e compagni hanno ricevuto un messaggio di incoraggiamento da tifosi a dir poco speciali. Persino nelle antichissime tribù Masai, il canarin vanta dei sostenitori che, superando confini sempre più labili, hanno voluto far sentire la propria vicinanza ai componenti della squadra, dedicando ai 12 di Santa Margherita il famoso proverbio keniota “Se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna in tanti è una realtà che comincia”. Sarà di buon auspicio?

Peter Vecsey