10 luglio 2010

CAMBIAMENTI...


Nella vita si cambia! Capita. A volte ci si scontra con situazioni più grandi di noi, con problemi che, improvvisamente, ci fanno vedere il mondo da un'altra inattesa angolatura. Oppure succede tutto gradualmente. Solo perchè si cresce, e non è più solo una cosa a modificarci, ma l'azione di tanti piccoli fattoti apparentemente insignificanti, che sedimentandosi nella nostra anima, agiscono sulla personalità e il carattere. Capita. Ed è naturale. Bello. Formativo.
Meno nobile è quando invece un cambiamento avviene per puro calcolo delle convenienze. Quanto è triste veder calpestati valori e convinzioni fondamentali fino a pochi istanti prima solo per poter arrivare a quel qualcosa che si crede altrimenti irraggiungibile? Quanto fa male...
Giovedì 08 Luglio, sull'ormai storico e corrotto playground di San Servolo, qualcosa è cambiato. Da Giovedì qualcosa non è più lo stesso. A dividersi i 2 campi dell'isola, si sono trovate, nello stesso orario, 2 delle principali protagoniste del Torneo da noi così tanto amato: Cannaregio e Casteo.
Non mi soffermerò sull'atteggiamento dei biancoverdi, rimandandovi, se vorrete, alla rilettura de Il Principe, sublime trattato di Dottrina Politica dove Niccolò Macchiavelli, già nel 1513, ci spiegava che per raggiungere e conservare il cuore di uno Stato, qualsiasi azione sia lecita, anche se in contrasto con leggi e morale comune. Ci basti dire che, per lunghi minuti, invece di assaporare il piacere del gioco, della libertà, della compagnia, invece di liberarsi di ogni problema e riscoprire il Fanciullo che dovrebbero ancora conservare dentro loro stessi, i cannareggioti si sono schierati in cerchio attorno al loro generale, per ascoltare direttive, indicazioni, studiare piani e chissà cos'altro. Tutto quello che può servire per vincere! D'altro non sembrano preoccuparsi.
L'attenzione, cari lettori, va invece posta su Casteo. Anzi, sul Nuovo Casteo. In questi anni avevamo imparato a conoscere lo spirito dei “rossi”, la loro incredibile forza interiore, la loro passione per il gioco, la lealtà, la voglia di fratellanza. Siamo sinceri: in 5 anni ci eravamo innamorati di questo Sestiere, tanto da illuderci che una sua eventuale vittoria avrebbe potuto cambiare le cose. Ribaltare i poteri costituiti. Rinfrescare queste stanze soffocanti. Bhe... Questi sogni sono morti giovedì scorso in un'isola della nostra amata laguna. Guidati dal loro nuovo condottiero, 16 giovani virgulti arsenalotti, hanno abbandonato la loro aria scanzonata e sfrontata, la loro piacevolissima sbruffonaggine, per indossare la maschera della professionalità: trecce a 5, 2 contro 3 continuato, 3 conto 4 continuato, esercizi specifici e così via. Fine dei giochi. Fine del divertimento. Fine di tutto quello in cui avevano creduto in questi anni. In questo Luglio afoso, devono essersi accorti di avere una squadra competitiva per il titolo e hanno fatto una scelta. Invece di scagliarsi con tutte le loro forze contro un sistema che hanno sempre denigrato, hanno creduto più opportuno copiarlo, convinti che fosse la strada giusta per la vittoria. La lista dei giocatori suddivisi per ruolo, rigorosamente scritto in lingua anglosassone (vedi foto), serve da conferma di tutto ciò. Vinceranno prima o poi in questo modo, ne siamo certi. Porteranno a casa la Coppo, come hanno già fatto altri prima di loro comportandosi in questo modo. Ma permetteteci di versare una malinconica lacrima: il Vecchio Casteo ci manca già. Ci manca enormemente.

Peter Vecsey

1 Commenti:

Alle 6:19 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Scusa ma san marco murano burano può scegliere anche tra i residenti dell'isola di san michele?????

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page