21 luglio 2010

2° GIORNATA



LIDO – SAN MARCO/MURAN 60 – 55

LIDO: Saoner, Forte, Rosada 12, Cardani 8, Seno 9, Ragazzi 5, De Gaspari 5, Crosera 2, Costantini 9, Quarisa 10.
All: A. Zanchi

SAN MARCO/MURAN: Pinzan 21, Fagherazzi 6, Cosma 5, Zardetto 9, Poggi 7, Passarella, Ferro O., Fabrizi, Ferro I. 4, Camin, Pitau 2, Penzo 1.
All: M. Ballarin

Il déjà vu, termine creato dallo psicologo francese Emile Boirac (1851 – 1917) nel suo libro L'Avenir des sciences psychiques, è la sensazione di aver già vissuto precedentemente un avvenimento o una situazione che si sta verificando. Fra le varie teorie formulate per spiegare il fenomeno (neurologica, del processamento duale, attenzionale o amnestica), se ne può trovare una, magari meno attendibile scientificamente, ma sicuramente più affascinante per noi romantici: la teoria onirica. Secondo questa ipotesi, seppur solitamente dimenticati prima del risveglio, i sogni possono lasciare qualche traccia non comune all'esperienza presente nella memoria a lungo termine. In questo caso, il déjà vu potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all'esperienza presente. E più il sogno sarà intenso e continuativo, più la sensazione del già visto avrà la possibilità di verificarsi. Scusate, ma non resistiamo proprio: l'idea che i tifosi del Lido abbiano la capacità di desiderare così tanto la vittoria della propria squadra, di figurarsela durante i loro ristori notturni in maniera così violenta tanto da dare a tutti, sostenitori neutrali compresi, la sensazione di rivivere una scena già vista, ci fa continuare ad amare questo sport e questo Torneo. Come e più di prima!


CANNAREGIO - CASTELLO 90 – 80

CANNAREGIO: Frison G. 8, Scarpa 20, Grassetti 8, Fontanella, Zambon, Zago 9, Frison 4, Caburlotto 2, Battistin 16, Tagliapietra 23, Tomassetti.
All: F. Giacometti

CASTELLO: Marascalchi 11, Rauch, Farisato 3, Rosa 11, Rosso 8, Pacchiani 4, Caruso 2, Perricone 10, Silvestri 2, Vianello 11, Franceschet S., Franceschet J. 18.
All: E. Scarpa

“Soprattutto quando ero bambino, la noia assumeva forme del tutto oscure a me stesso e agli altri, che io ero incapace di spiegare e che gli altri, nel caso di mia madre, attribuivano a disturbi della salute o altri simili cause” (Alberto Moravia, La Noia , 1960). Dino si annoia. È principalmente quello il suo problema. Dino si annoia a dipingere. Dino si annoia a visitare sua madre che lo rivorrebbe a casa. Dino si annoia pure ad uscire con la bella Cecilia. E non riesce ad appassionarsi a nulla, ossessionato solo dal desiderio di possedere.
Il Torneo dei Sestieri, nei suoi 5 anni di vita, è stata la cosa più distante da tutto ciò. Tensione, incertezza e palpitazioni sono da sempre, dal primo giorno, gli ingredienti di questo splendido piatto. Ieri sera, forse per la prima volta, nonostante una prestazione intensa e generosa dei ragazzi di coach Scarpa, a qualcuno è scappato uno sbadiglio. Due vittorie su altrettante partite. 91 punti segnati lunedì contro i campioni in carica, 90 ieri contro una delle formazioni più accreditate. Il tutto con la sensazione di non avere ancora l'acceleratore pigiato fino in fondo. In molti cominciano a credere che sia difficile trovare un antidoto ai biancoverdi. Che in fondo sia già tutto deciso. I Sestieri però non sono un romanzo di uno scrittore romano...

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