29 giugno 2009

IL MENÙ...


Girone Cae
Dorsoduro - Lido - Cannaregio

Girone Campieo
S.Croce/S.Polo - Casteo - S.Marco/Murano

Lenti come l’acqua cheta, eccoci arrivati alla formulazione del calendario, mai come quest’anno intasato di partite…

Lunedì 06 Luglio
h. 20:00 Dorsoduro – Lido (A1)
h. 21:45 S. Croce/San Polo – Casteo (B1)

Martedì 07 Luglio
h.20:00 Vincente (B1) – S.Marco/Murano
h. 21:45 Vincente (A1) – Cannaregio

Mercoledì 08 Luglio
h. 20.00 Perdente (B1) – S.Marco/Murano
h. 21:45 Perdente (A1) – Cannaregio

Giovedì 09 Luglio
h. 20.00 2° Cae – 3° Campieo (A2)
h. 21.45 2° Campieo – 3° Cae (B2)

Venerdì 10 Luglio
h. 20.00 1° Campieo – Vincente (A2)
h. 21:45 1° Cae – Vincente (B2)

Sabato 11 Luglio
h. 21.00 Vincente (A2) – Vincente (B2)

27 giugno 2009

GIÙ LE MASCHERE…


Caratterizzata da ritardi esagerati quanto ingiustificati di alcuni prestigiosi esponenti del Comitato Organizzatore e Dirigenti di altolocati Sestieri, la serata di Venerdì 26 Giugno ha rappresentato il momento in cui si è ufficialmente dato il via alle danze. I rappresentanti delle 6 squadre hanno scoperto le carte, declamando uno a uno tutti i componenti dei rispettivi roster.
Improvvisamente sono finiti i brutti pensieri, i pettegolezzi, le chiacchiere dietro le spalle, i sospetti. Nero su bianco ognuno ha potuto vedere le rispettive forze in campo e misurarle, almeno sulla carta, con le proprie. I commenti su assenti e convocati sono rinviati a lunedì, quando comincerà il count down definitivo, e quando avremmo tutto il tempo di giocare il Torneo virtuale che designerà la favorita. Per ora ci limitiamo a elencare i protagonisti certi della singolar tenzone.
Da segnalare il fatto che non tutti i Sestieri hanno fornito 12 nomi totali. Gli “spazi vuoti” saranno riempiti in un paio di giorni o con delle conferme di cui sia attende ancora il segnale, o con dei prestiti da pescare fra i numerosi assenti illustri, esclusi da sestieri che fanno del doping demografico il loro cavallo di battaglia.
Ad aprire le ostilità saranno, Lunedì 06 luglio alle h.20:00 Lido contro Dorsoduro, seguiti alle 21:45 da Castello contro S.Croce/S.Polo. Il martedì le vincenti delle prime 2 partite contro le restanti componenti dei gironi e mercoledì 08 Luglio le ultime due partite della prima fase.



GIRONE CAE (Dorsoduro – Lido – Cannaregio)


DORSODURO

Giulio Burigana
Niccolò Zavagno
Alberto Valentini
Simone Conz
Fabio Bonaldi
Jacopo Epis
Leonardo causin
Lorenzo Ardizzon
Andrea Magliolo
Elia Farnea
Alvise Camin

All: E. Greco


LIDO

Nicola Zanchi
Federico Forte
Andrea Lazzari
Filippo Capitanio
Matteo Giulietti
Alvise Cardani
Marco Crosera
Fabio De Gasperi
Alessandro Ragazzi
Marco Rosada
Ferdinando Seno
Claudio Costantini

All: A. Zanchi


CANNAREGIO

Filippo Giacometti
Mattia Battistin
Alvise Caburlotto
Federico Frison
Giacomo Frison
Niccolò Scarpa
Enrico Tagliapietra
Gregorio Fontanella
Marco Zambon
Luka Skansi
Roberto Tomasetti
Massimiliano Zago

All: S. Grassetti


GIRONE CAMPIEO (S. Croce/S.Polo – Castello – S.Marco/Murano)


S. CROCE/S. POLO

Andrea Borsato
Giacomo Pisolato
Alessandro Barbato
Jacopo Scremin
Simone Buroni
Jacopo Pilla
Lorenzo Muner
Ferruccio Stevanato
Kristian Sartor
Jacopo Stefani

All: C. Andreutto


CASTELLO

Sebastiano Marascalchi
Simone Rauch
Niccolò Vianello
Alessandro Bettera
Gianpiero Rosa
Jacopo Franceschet
Riccardo Pacchiani
Bjorn Silvestri
Roberto Caruso
Andrea Gavagnin
Damiano Rosso
Tommaso Marotta

All: M. Marella


S, MARCO/MURANO

Matteo Seno
Omar Ferro
Ivano Ferro
Marco Stevanato
Martino Fabrizi
Andrea Roncalli
Umberto Regalini
Giacomo Sereni
Luca Pinzan
Andrea Poggi
Francesco Bubacco

All: F. Dorigo

26 giugno 2009

E DOVEVANO VIVERE FELICI E CONTENTI...


Un matrimonio combinato è un'unione facilitata da procedure formali da parte di famiglie o gruppi politici. Un'autorità responsabile stabilisce o incoraggia le nozze. L'autorità potrebbe essere costituita dai genitori, dalla famiglia, una figura religiosa o il consenso generale. Le prime due spesso iniziano il processo con la pressione informale e sociale mentre le ultime due cominciano spesso con un sistema od una dichiarazione formale. In entrambi i casi, l'autorità ha un veto vincolante sul matrimonio, e questo sistema è socialmente supportato dal resto della comunità, così che negarlo comporta conseguenze drastiche ed estreme.
Che la vita tribolata della formazione in grigio nasca da questa imposizione proveniente dall’alto è tutto da dimostrare, ma che lo sposalizio fra i 2 sestieri sia stato fin qui tutt’altro che sereno è sotto lo sguardo di tutti. Molti nel corso degli anni sono stati i cambiamenti a cui si è sottoposta la franchigia, nel disperato tentativo di trovare un equilibrio fra le sue parti. Solo dando uno sguardo alla conduzione tecnica, si può verificare come la confusione sia tanta. Nelle ultime 3 edizioni del torneo l’allenatore del sestiere non è mai stato confermato, e i coaches che si sono alternati sul pino hanno pochissimo in comune, a dimostrazione del fatto che la “linea editoriale” non risulta chiarissima.
Dire che è un peccato è dir poco. Anche perché, è vero che la storia non si fa con i se e con i ma… Se la confusione non fosse stata così tanta, se la comunione di spirito si fosse accentuata, se le defezioni non si fossero dimostrate così costanti, se ci avessero creduto un minimo di più…Lido e Cannaregio hanno sempre comandato, ma…, S.Croce/S.Polo è arrivata solo una volta alle semifinali, ma…Fisicamente sono altre le formazioni a dominare, ma…Quest’anno non eravamo tutti, ma…
I pettegolezzi non hanno ancora fugato tutti i dubbi, anche per l’abilità di Eraclito, caposestiere criptico per definizione, ha fatto sì che poco si potesse capire. Ma la città è piccola e chiacchierona, e qualcosa è comunque trapelato. Che il roster dei sestieri gemelli sia quest’anno più lungo delle scorse edizioni appare una certezza, e la speranza di avere qualche big a calcare il Pattinodromo è più che fondata.
Se tutto ciò dovesse essere confermato, chissà, forse da sabato 11 Luglio 2009 si potrebbe iniziare a cancellare qualche ma…

Peter Vecsey

25 giugno 2009

IL GRANDE SILENZIO...


Come Diogene, in questi giorni il vostro Scriba sta procedendo, lanterna alla mano, alla ricerca di cos’è o cosa potrebbe essere nel mondo dei Sestieri. Inutile dire che alcuni colori offrono più spunti di altri se non altro per il grande numero di personalità che annoverano o per gli strilli pubblici che dal loro interno provengono in maniera costante.
Chi, al contrario, appare come un muro invalicabile, segreto più della DDR di antica memoria, è il Sestiere biancoblu. Al Lido sembra non essere mai successo niente in questi anni. Si sono vinte coppe, giocate finali, avuto annate difficili, ma mai un rumore, mai una protesta, mai uno strillo. Se tutti fossero come i “padroni di casa”, il lavoro dello “spulciatore” sarebbe ormai estinto, relegando il divertimento al solo campo di gioco. Un protagonista noioso, quindi, il Lido.
Ma perché questa unità di intenti? Perché l’assenza totale di una seppur minima problematica? Perché tutti per uno e uno per tutti? La nostra conclusione è semplice: quello che appare essere come l’isola del Bengodi, è in realtà una dittatura abile nel verniciare la propria facciata. Tutto inizia e finisce dalla figura del Caposestiere. Sao decide, Sao elimina, Sao promuove. E nessuno osa o vuole ribellarsi. Si dirà: bella forza, quando si portano a casa i trofei, tutti sono contenti e felici! Se così fosse però la delusione della scorsa edizione, con una eliminazione in semifinale che per la prima volta escludeva i biancoblu dalla finalissima del sabato, avrebbe dovuto avere delle ripercussioni. Invece no. Nulla. Nessuna rivoluzione. Nessuno ha chiesto la testa del capo, nessuno ne ha contestato le scelte o la conduzione tecnica. Anzi, pur non avendo nulla di ufficiale, da quel poco che trapela dalle rive sabbiose, si può intuire che la rivoluzione ci sia stata sì, ma che si tratti in realtà di un rimescolamento delle carte da parte dello stesso croupier. Leadership incontrastata e severe bocciature per alcuni giocatori. Anche chi in passato aveva contribuito non poco a riempire la bacheca lidense, rischia di trovarsi da lunedì 6 luglio a dover fare il tifo per i compagni dalla tribuna. Il Grande Fratello ha preso una decisone: è iniziato il processo di svecchiamento! Via chi tanto ha dato, dentro chi tanto dovrà dare, con la speranza che la squadra sia supercompetitiva fin da subito, e con la certezza che, comunque vada, nessuno dirà una parola…

Peter Vecsey

IL TRENO PASSATO...


Carpe Diem” soleva dire il professor Keating ai suoi studenti. Cogliete l’attimo o al vostro risveglio potreste pentirvi di non aver goduto di quel momento. Vivere di rimpianti rende amara qualsiasi esistenza, condannando lo sguardo verso un passato che si sa improbabile da ritrovare e costringendosi ad accusare se stessi di colpe che magari neanche tali poi sono.
La speranza, ma allo stesso tempo il timore fondato, di qualunque fan sestierino è che questo destino non tocchi ai canarin di Dorsoduro. I giocatori di campo S. Margherita, siamo sicuri, non avranno smesso un singolo istante di pensare a quei maledetti 40’ in cui la finale che sembrava potesse essere loro è svanita in una nuvola di fumo. Quella rimonta tanto coraggiosa quanto inutile ha certamente lasciato delle ferite. Il campo ne valuterà l’entità. Di certo il rischio che il treno gialloblu, passato dalla stazione della gloria senza raccogliere nessuno, non si presenti più sotto gli occhi di Stivanello e compagni è forte, tanto più che, dando un’occhiata alle carte d’identità dei protagonisti in questione, il futuro non appare roseo come per altre franchigie avversarie.
I primi sintomi della malattia denominata frustrazione appaiano già dai pettegolezzi riguardanti il roster. La truppa guidata da coach Greco, confermatissimo dopo l’impresa sfiorata del 2008, deve far fronte a numerose e importanti defezioni. Il dubbio che, oltre alla sfortuna e agli infortuni in sequenza, la scottatura subita l’anno passato abbia influenzato qualche mancata conferma sembra lecito. La disaffezione verso i propri dovrebbe essere una dei sentimenti banditi da questo tipo di manifestazione, eppure, ci dispiace scriverlo, in questo caso va segnalata. L’inserimento di alcuni giovani promettenti sembra un segnale della volontà di voler guardare avanti, ma quel binario vuoto spaventa un po’.
Nonostante questo però, esiste anche la possibilità che la bestia ferita si ridesti improvvisamente, magari per mordere un’ultima volta chi un tempo l’ha colpita duramente, o chi la crede ammansita per sempre. Il talento, seppur in dosi minori rispetto alle scorse edizioni, non manca, e scovare le motivazioni adatte è da sempre una delle principali caratteristiche del comandante di questa nave…

Peter Vescey

23 giugno 2009

SERVIZI DEVIATI...


Il Potere logora chi ce l’ha, come da sempre insegna la cultura popolare del nostro paese, oppure Il Potere logora chi NON ce l’ha, come più recentemente ha cercato di insegnarci un discusso quanto indiscusso protagonista della vita politica della Repubblica Italiana? Il quesito è di quelli che appassionano, e ognuno di noi può pendere per una o per l’altra tesi a seconda delle esperienze accumulate nella sua vita.
Ultimamente chi, come noi, per professione o hobby, ama seguire le vicende che ruotano attorno al Torneo dei Sestieri, si trova inevitabilmente a credere che, nella sua infinita saggezza, anche in questo caso, il Senatore abbia avuto ragione una volta di più.
La campagna del 2008 sotto lo slogan “Riprendiamoci la Coppa!”, si era conclusa nel migliore dei modi per il Sestiere di Cannaregio, tornato sul tetto della città, una volta spodestate la corazzata Lido e la sfidante Dorsoduro. Inutile nascondere come si sia chiacchierato molto su quel successo, secondo molti macchiato da comportamenti e manovre poco limpide fuori dal campo. Dal canto loro i cannaregioti hanno sempre fatto quadrato, respingendo al mittente ogni accusa e esibendo orgogliosamente il frutto del loro trionfo.
Passati 12 mesi da allora, la situazione sembra essere cambiata. L’unità di intenti verso un unico obiettivo è storia, e ogni singolo componente di quello splendido gruppo richiede a gran voce la fetta di torta che crede spettargli. Il primo a fare le spese di questa guerra intestina è coach Giangaspero, inaspettatamente messo in disparte dopo aver guidato la carrozza in modo superlativo. Il sostituto all’orizzonte ancora non si scorge, a dimostrazione che, più che una scelta tecnico/tattica, questo sembra essere un rimpasto politico. Anche a livello dirigenziale la situazione è a dir poco torbida. Caburlotto, mantenute le promesse fatte in campagna elettorale, aveva riportato il titolo in Strada Nuova e sembrava dover essere confermato a furor di popolo. Diciamo che non è stato proprio così…Con un golpe inatteso, due colonnelli, esclusi dai giochi per infortuni e eccessive primavere, hanno preso le redini del comando biancoverde, esautorando senza alcuna consultazione popolare il Caposestiere vittorioso. Inutile dire che il fuggi fuggi di voci è diventato incontrollabile, e il nervosismo attorno ai campioni in carica sempre più opprimente. Tutti si chiedevano chi, tutti si chiedevano perché, tutti si chiedevano come. L’essere al centro dell’attenzione, soprattutto nell’occhio del ciclone polemico, non giova alla serenità del gruppo. Da questa considerazione è partito il clamoroso dietrofront stile Junio Valerio Borghese: non se ne fa niente! Caburlotto risistemato sul ponte di comando e tutto come prima, alla ricerca di confermarsi campioni, più uniti e coesi di prima!
Chi poi sia veramente a decidere all’interno di Cannaregio, bhe, resta difficile da capire…

Peter Vecsey

22 giugno 2009

PRIMI INTRIGHI…


Nulla è mai casuale, soprattutto se i protagonisti di una situazione tanto losca e intricata sono due soggetti raccomandabili il giusto come quelli sopra raffigurati. Alla domanda di cosa si celasse dietro questo incontro sospetto, la risposta è stata immediata quanto scontata: “Te par che se dovevimo dirse calcossa de importante se trovavimo in Zona A ea domenega pomeriggio?”. Il trucco è vecchio e non può certo ingannare chi come noi è abituato a sotterfugi e inganni. Protetti dalle masse balneari del primo giorno d’estate, i due stavano certamente decidendo qualcosa di importante. La prima tattica è stata quella di estorcere una confessione: colti in fragrante, pensavamo, non avrebbero certo potuto tirarsi indietro dall’offrire una spiegazione. Il silenzio però è stato al solito corleonese, di conseguenza è partita la minaccia di attuare per la prima volta il piano decantato nello scorso post. Passare ai fatti è stato un attimo. Questi i frutti:

LA QUESTIONE ALLENATORE
Fino a qualche giorno fa entrambe le formazioni capitanate dal Ferro e dal Ballarin erano ancora sprovviste di una guida. I rumors cittadini davano sia Castello che S.Marco/Murano sulle tracce di uno stesso candidato, allenatore veneziano ritiratosi da qualche stagione sui più comodi scranni criticanti. Il nome scottava, sia per le capacità tecniche del suddetto, che per la sua debordante personalità. È notizia di qualche ora però che i rossi di Castello hanno deciso di far condurre la giostra a coach Marella. Possibile quindi che proprio su quella battigia si sia, di comune accordo, trovata una soluzione che rendesse felici entrambi i Sestieri senza giungere a litigi infruttuosi?

LA QUESTIONE PRESTITI
Durante la riunione che si terrà alla fine di questa settimana i roster verranno resi pubblici e assieme a questi si conosceranno anche i nomi di quei prestigiosi esclusi che gioco forza resteranno fuori dai 12 nominati. Il comitato deciderà allora se rendere possibili i “prestiti” di alcuni esclusi a sestieri in “difficoltà”. Castello, residenze alla mano, è senza dubbio una di quelle Franchigie che di scelte dolorose dovrà farne più di qualcuna. Allo stesso tempo, il caposestiere Ferro è da sempre uno dei migliori adulatori di stranieri sulla piazza…Che il mercato abbia aperto con 7 giorni di anticipo sulle spiagge del Lido?

LA QUESTIONE POLITICA
Che fra i sogni neanche tanto nel cassetto del Commendator Ferro ci sia quello di “strappare” al Lido la logistica del Torneo, per trapiantarla, parole sue, “nell’unica cornice veramente degna”, non è certo un segreto. Che, allo stesso tempo, questo progetto puzzi di utopia e/o demagogia è certo. Chi conosce il Nostro però sa che mollare non è nelle possibilità contemplate. Per avere qualche speranza in più, occorre però avere i voti e il consenso dei Sestieri terzi, magari iniziando da quelli che non sono nella stanza dei bottoni…Forse che fra una granita e l’altra si è parlato di politica sestierina?


Peter Vecsey

19 giugno 2009

A MALI ESTREMI...


L’ultima campagna elettorale per le Elezioni Europee ci ha insegnato, una volta di più, che il confine fra vita privata e i doveri e/o responsabilità pubbliche è sottilissimo. Non tocca a noi in questa sede disquisire su questo argomento, ma l’esempio calza a pennello per spiegare come sia strutturato l’apparato dirigenziale dei Sestieri partecipanti al Torneo.
Anche quest’anno, pur essendo gli sforzi del Vostro Scriba a dir poco triplicati, come la sua esperienza accumulata nella scorsa edizione, carpire qualsiasi tipo di informazione dai Capisestiere recentemente incaricati di formare le rose delle rispettive squadre, appare compito arduo persino per un umile allievo di Carl Bernstein e Bob Woodward.
Sinceramente resta l’amaro in bocca di fronte a questa ingiustificata reticenza. Conoscere come il proprio Caposestiere si sta muovendo per reclutare i protagonisti della 5° Edizione del Torneo dovrebbe essere inteso come un diritto di tutti i cittadini lagunari. Come da sempre profetizzato dal venerabile maestro Aldo Biscardi, incazzato il giusto ad ogni mancata convocazione del Divin Codino in maglia azzurra, i Sestieri sono dei sestierini e non di 6 personaggi in cerca di gloria che si credono gli unici possessori della vera verità.
A nostro modestissimo parere la carica di Caposestiere, e qui torniamo al punto di partenza, espone il suddetto a vita pubblica per tutti i 30 giorni in cui svolge il suo compito. Qualsiasi sua mossa, qualsiasi decisione, pensiero, speranza, illusione, fallimento, dovrebbe essere reso pubblico, in modo da permettere ai cittadini comuni di svolgere quel ruolo di controllo e guida che giustamente spetterebbe loro. Invece no. La prassi delle passate edizioni ha fatto sì che ad ogni inizio estate si instauri una dittatura temporanea. Ai Capisestiere è diventato impossibile avvicinarsi e quando si cerca di strappare qualche tipo di informazione, anche la più generica, l’unica risposta che si riesce ad ottenere è: “Co ti no parlo, che dopo ti scrivi tutto!”.
Questo è il contesto in cui ci troviamo a lavorare, costretti ad essere meri scribacchini o uffici stampa conniventi. Bhe, non ci stiamo! E lo urliamo forte! E lo dimostreremo. Da oggi qualsiasi voce, pettegolezzo, sussurro o spiatine ci giunga all’orecchio sarà pubblicata sul blog e sui canali alternativi, senza alcun tipo di verifica o accertamento sulla veridicità o meno di quanto scritto. Quando diventa impossibile svolgere il nostro lavoro in maniera corretta, o si molla o si calpesta la deontologia professionale…Noi non molliamo!

Peter Vecsey

15 giugno 2009

ALCUNE NOVITÀ…



Venuto in possesso del nuovo regolamento del Torneo dei Sestieri Edizione 2009, elenco di seguito le principali novità che minacciano di rendere storica questa settimana di Luglio.

LARGO AI GIOVANI
Sotto le pressanti richieste di molti, genitori, amici, conoscenti o diretti interessati, quest’anno si è finalmente deciso di “aprire” l’iscrizione al Torneo anche a chi non avesse ancora compiuto i 18 anni di età. Questa scelta, meditata a fondo dal comitato organizzatore, permetterà ai vari Sestieri di iniziare qual cambio generazionale che permetterà al Torneo di garantirsi un futuro. Non si pensa lontanamente di poter far a meno delle vecchie glorie che calcano con orgoglio il Pattinodromo delle Quattro Fontane, ma, carte d’identità alla mano, si deve pensare anche al domani…Quindi: benvenuti ragazzi!

SPAREGGI
Troppe volte nelle passate edizioni si sono sentite critiche alla struttura a 2 gironi del Torneo. Molti sostenevano che il rischio di veder terminare la propria partecipazione alla giostra cittadina già il Martedì era una “punizione” troppo alta da pagare, che avrebbe portato alla disaffezione di alcune fette della città. Oltre a queste rimostranze c’erano quelle relative all’equilibrio dei due gironi. Spesso infatti ci si era ritrovati difronte a dei veri e propri scherzi della dea bendata che aveva relegato nello stesso gironcino le formazioni favorite alla vigilia, decretando, gioco forza, l’eliminazione di almeno una di queste dalle semifinali. Come risolvere questi problemi. Il Comitato, con un’idea a dir poco geniale, ha creato un escamotage per la stagione 2009. Restano i due gironi, ma al termine di questi solo le 2 prime classificate avranno garantito l’accesso alle semifinali del venerdì. Le 2° e le 3° si scontreranno, incrociando con quelle dell’altro girone, in uno spareggio che andrà in scena nella giornata di giovedì, fino al 2008 dedicata al riposo. Così, in un sol modo, si torva soluzione a entrambe le critiche ricevute: tutti i sestieri staranno ancora ballando il giovedì, e solo quelle che saranno le migliori 4 formazioni, indipendentemente dai sorteggi dei gironi, avranno la possibilità di giocarsi il trofeo nelle ultime due giornate.

W LA FIBA!
Come penso tutti gli appassionati del nostro sport ben sanno, dalla stagione 2010/2011 la FIBA adotterà alcune modifiche al suo regolamento. Il Torneo dei Sestieri, come sua peculiarità, viaggia in anticipo rispetto a tutti e già dalla sua Edizione 2009, proporrà queste modifiche inserendole nel suo regolamento.
La linea del tiro da 3 punti sarà spostata dagli abituali m. 6,25 ai “futuri” m. 6,75, rendendo così giustizia a chi vero tiratore è, sfoltendo l’enorme tribù di quelli che ormai si ritengono specialisti dell’arco.
Le aree dei 3 secondi saranno di forma rettangolare e non più trapezoidale, agevolando così quel gioco in post basso che sembra essere sparito dalle lavagne dei nostri tecnici a favore di pick’n’roll giocati a 7 metri dal canestro. Bentornati pivottoni!
NON sarà introdotta invece l’aberrante regola del semicerchio dello sfondamento. Ritenuta giustamente dal Comitato come una vera e propria bestemmia nei confronti dello spirito del gioco, verrà lasciata a chi vuole trasformare il nostro amato sport, in una esibizione di balletto classico.

Peter Vecsey