25 giugno 2009

IL TRENO PASSATO...


Carpe Diem” soleva dire il professor Keating ai suoi studenti. Cogliete l’attimo o al vostro risveglio potreste pentirvi di non aver goduto di quel momento. Vivere di rimpianti rende amara qualsiasi esistenza, condannando lo sguardo verso un passato che si sa improbabile da ritrovare e costringendosi ad accusare se stessi di colpe che magari neanche tali poi sono.
La speranza, ma allo stesso tempo il timore fondato, di qualunque fan sestierino è che questo destino non tocchi ai canarin di Dorsoduro. I giocatori di campo S. Margherita, siamo sicuri, non avranno smesso un singolo istante di pensare a quei maledetti 40’ in cui la finale che sembrava potesse essere loro è svanita in una nuvola di fumo. Quella rimonta tanto coraggiosa quanto inutile ha certamente lasciato delle ferite. Il campo ne valuterà l’entità. Di certo il rischio che il treno gialloblu, passato dalla stazione della gloria senza raccogliere nessuno, non si presenti più sotto gli occhi di Stivanello e compagni è forte, tanto più che, dando un’occhiata alle carte d’identità dei protagonisti in questione, il futuro non appare roseo come per altre franchigie avversarie.
I primi sintomi della malattia denominata frustrazione appaiano già dai pettegolezzi riguardanti il roster. La truppa guidata da coach Greco, confermatissimo dopo l’impresa sfiorata del 2008, deve far fronte a numerose e importanti defezioni. Il dubbio che, oltre alla sfortuna e agli infortuni in sequenza, la scottatura subita l’anno passato abbia influenzato qualche mancata conferma sembra lecito. La disaffezione verso i propri dovrebbe essere una dei sentimenti banditi da questo tipo di manifestazione, eppure, ci dispiace scriverlo, in questo caso va segnalata. L’inserimento di alcuni giovani promettenti sembra un segnale della volontà di voler guardare avanti, ma quel binario vuoto spaventa un po’.
Nonostante questo però, esiste anche la possibilità che la bestia ferita si ridesti improvvisamente, magari per mordere un’ultima volta chi un tempo l’ha colpita duramente, o chi la crede ammansita per sempre. Il talento, seppur in dosi minori rispetto alle scorse edizioni, non manca, e scovare le motivazioni adatte è da sempre una delle principali caratteristiche del comandante di questa nave…

Peter Vescey

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