25 giugno 2009

IL GRANDE SILENZIO...


Come Diogene, in questi giorni il vostro Scriba sta procedendo, lanterna alla mano, alla ricerca di cos’è o cosa potrebbe essere nel mondo dei Sestieri. Inutile dire che alcuni colori offrono più spunti di altri se non altro per il grande numero di personalità che annoverano o per gli strilli pubblici che dal loro interno provengono in maniera costante.
Chi, al contrario, appare come un muro invalicabile, segreto più della DDR di antica memoria, è il Sestiere biancoblu. Al Lido sembra non essere mai successo niente in questi anni. Si sono vinte coppe, giocate finali, avuto annate difficili, ma mai un rumore, mai una protesta, mai uno strillo. Se tutti fossero come i “padroni di casa”, il lavoro dello “spulciatore” sarebbe ormai estinto, relegando il divertimento al solo campo di gioco. Un protagonista noioso, quindi, il Lido.
Ma perché questa unità di intenti? Perché l’assenza totale di una seppur minima problematica? Perché tutti per uno e uno per tutti? La nostra conclusione è semplice: quello che appare essere come l’isola del Bengodi, è in realtà una dittatura abile nel verniciare la propria facciata. Tutto inizia e finisce dalla figura del Caposestiere. Sao decide, Sao elimina, Sao promuove. E nessuno osa o vuole ribellarsi. Si dirà: bella forza, quando si portano a casa i trofei, tutti sono contenti e felici! Se così fosse però la delusione della scorsa edizione, con una eliminazione in semifinale che per la prima volta escludeva i biancoblu dalla finalissima del sabato, avrebbe dovuto avere delle ripercussioni. Invece no. Nulla. Nessuna rivoluzione. Nessuno ha chiesto la testa del capo, nessuno ne ha contestato le scelte o la conduzione tecnica. Anzi, pur non avendo nulla di ufficiale, da quel poco che trapela dalle rive sabbiose, si può intuire che la rivoluzione ci sia stata sì, ma che si tratti in realtà di un rimescolamento delle carte da parte dello stesso croupier. Leadership incontrastata e severe bocciature per alcuni giocatori. Anche chi in passato aveva contribuito non poco a riempire la bacheca lidense, rischia di trovarsi da lunedì 6 luglio a dover fare il tifo per i compagni dalla tribuna. Il Grande Fratello ha preso una decisone: è iniziato il processo di svecchiamento! Via chi tanto ha dato, dentro chi tanto dovrà dare, con la speranza che la squadra sia supercompetitiva fin da subito, e con la certezza che, comunque vada, nessuno dirà una parola…

Peter Vecsey

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