23 giugno 2009

SERVIZI DEVIATI...


Il Potere logora chi ce l’ha, come da sempre insegna la cultura popolare del nostro paese, oppure Il Potere logora chi NON ce l’ha, come più recentemente ha cercato di insegnarci un discusso quanto indiscusso protagonista della vita politica della Repubblica Italiana? Il quesito è di quelli che appassionano, e ognuno di noi può pendere per una o per l’altra tesi a seconda delle esperienze accumulate nella sua vita.
Ultimamente chi, come noi, per professione o hobby, ama seguire le vicende che ruotano attorno al Torneo dei Sestieri, si trova inevitabilmente a credere che, nella sua infinita saggezza, anche in questo caso, il Senatore abbia avuto ragione una volta di più.
La campagna del 2008 sotto lo slogan “Riprendiamoci la Coppa!”, si era conclusa nel migliore dei modi per il Sestiere di Cannaregio, tornato sul tetto della città, una volta spodestate la corazzata Lido e la sfidante Dorsoduro. Inutile nascondere come si sia chiacchierato molto su quel successo, secondo molti macchiato da comportamenti e manovre poco limpide fuori dal campo. Dal canto loro i cannaregioti hanno sempre fatto quadrato, respingendo al mittente ogni accusa e esibendo orgogliosamente il frutto del loro trionfo.
Passati 12 mesi da allora, la situazione sembra essere cambiata. L’unità di intenti verso un unico obiettivo è storia, e ogni singolo componente di quello splendido gruppo richiede a gran voce la fetta di torta che crede spettargli. Il primo a fare le spese di questa guerra intestina è coach Giangaspero, inaspettatamente messo in disparte dopo aver guidato la carrozza in modo superlativo. Il sostituto all’orizzonte ancora non si scorge, a dimostrazione che, più che una scelta tecnico/tattica, questo sembra essere un rimpasto politico. Anche a livello dirigenziale la situazione è a dir poco torbida. Caburlotto, mantenute le promesse fatte in campagna elettorale, aveva riportato il titolo in Strada Nuova e sembrava dover essere confermato a furor di popolo. Diciamo che non è stato proprio così…Con un golpe inatteso, due colonnelli, esclusi dai giochi per infortuni e eccessive primavere, hanno preso le redini del comando biancoverde, esautorando senza alcuna consultazione popolare il Caposestiere vittorioso. Inutile dire che il fuggi fuggi di voci è diventato incontrollabile, e il nervosismo attorno ai campioni in carica sempre più opprimente. Tutti si chiedevano chi, tutti si chiedevano perché, tutti si chiedevano come. L’essere al centro dell’attenzione, soprattutto nell’occhio del ciclone polemico, non giova alla serenità del gruppo. Da questa considerazione è partito il clamoroso dietrofront stile Junio Valerio Borghese: non se ne fa niente! Caburlotto risistemato sul ponte di comando e tutto come prima, alla ricerca di confermarsi campioni, più uniti e coesi di prima!
Chi poi sia veramente a decidere all’interno di Cannaregio, bhe, resta difficile da capire…

Peter Vecsey

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