08 luglio 2009

LAVORI FORZATI




A grande richiesta, dopo il successo della scorsa edizione, torna la breve cronaca delle giornate lavorative invisibili, di tutto quello che sta dietro a ciò che vedete, per dare merito a tutti, per sottolineare alcune prestazioni, e per punzecchiare ironicamente gli amici apparsi più stanchi del dovuto.
Rispetto al 2008 la divisione dei compiti ha trasformato al giornata del sabato precedente all’inizio del Torneo in un allegra scampagnata, visto che la mole impressionante di cose da fare per essere pronti il Lunedì è stata abilmente suddivisa durante tutte le 5 giornate precedenti. A corollario delle pagelle va detto che l’atteggiamento di alcuni partecipanti è stato a dir poco influenzato dal timore del giudizio. Lo scorso anno, inconsapevoli di ciò che li aspettava, ognuno aveva tenuto un comportamento più naturale. Ma non vi preoccupate, abbiamo tenuto conto di tutto questo…

CHI PIÙ…

Giacometti:
Spiace ripetersi, ma la presenza dell’Ingegnere sembra imprescindibile qualora ci si appresta a disegnare linee, archi e mezzelune. Metro. Squadra e gesso alla mano, guida la truppa con leadership riconosciuta, ponendo rimedio ad errori che ad altri sembrano fatali. ESIZIALE!

Marascalchi: Le sculacciate della scorsa edizione si sono dimostrate salutari. Brillante e inappuntabile, svolge i compiti affidati con puntualità e tempestività. Nastro alla mano, si prodiga più di altri, consumando ginocchia che già hanno dato molto al basket. RIABILITATO!

Battistin: Arruolato alla bisogna, non si tira indietro, presentandosi liberato dai doveri univeristari. Offre giovani e forti braccia trasportanti bibite preziose e cervello e orecchie fine interpretando i segnali proferiti dall’oracolo Giacometti. GARANZIA!

CHI MENO…

Rauch: Inappuntabile per oltre un mese, durante il quale risolve e pianifica con teutonica precisione, crolla sul traguardo, fissando l’appuntamento del ritrovo alle ore 17, ma dimenticandosi che il Pattinodromo è occupato fino alle 19 dalle giovani pattinatrici: INCOMPLETO!

Ferro: Scottato dai giudizi dello scorso anno, cerca di ricostruirsi una reputazione presentandosi con un ritardo accettabile. L’abbigliamento modaiolo ne smaschera però le reali intenzioni, e i finti schizzi di gesso sparsi qua e là per il campo non possono modificarne il giudizio: RECIDIVO!

Pellegrinotti: Ogni aiuto è benvenuto e la buona volontà va sottolineata. Presentatosi al campo 3 ore prima della truppa, misura il campo tracciandone il contorno. A nastro steso verrà smascherato l’involontario boicottaggio, scoprendo i 5 metri aggiunti al già grande terreno di gioco: DANNOSO!

DESAPARECIDOS...

Grassetti: Un giro in barca il venerdì e ci vediamo Lunedì alle 20. Se la cava con poco, giustificando l’assenza con irrinunciabili e misteriosi festeggiamenti pomeridiani. I sospetti che si tratti di un ammutinamento ci sono. Se non fosse per il passato inappuntabile…RIMANDATO!

Silvestri: Una delle vittime dell’errore parigliano. Giunto puntale e colmo di buoni propositi, non resiste al posticipo di 2 ore e chiede il permesso di allontanarsi. Concesso, anche vista la disponibilità data per il lunedì pomeriggio, giorno degli ultimi ritocchi: RIVEDIBILE!

Motta: C’era, nel senso che era presente ai lavori, ma non c’era, nel senso che molti lavoratori non ne hanno captato le vibrazioni. Barcolla fra il baretto e il bordo campo, dettando i tempi alla Pirlo, senza però nessuno dei lampi di genio che caratterizzano l’Andrea nazionale da Brescia: IMPALPABILE!

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