C'era tensione. Inutile negarlo. C'era tensione. Inaspettatamente il più tranquillo sembrava essere proprio Ezio Vendrame che, nelle annate precedenti, aveva perso il lume della ragione per occasioni ben più insignificanti. Stavolta no. Stavolta è stata l'ancora a cui si sono aggrappati tutti i vecchi e i nuovi, gli esperti e gli ancora verdi, gli ansiosi e i menefreghisti. Se è calmo lui, significa che la situazione è sotto controllo.
Tutto sommato, a mente fredda, si può dire che tutto è andato per il meglio. L'allestimento, grazie anche ai volontari e ai preziosi collaboratori della Serra, è filato liscio. Il bibitaggio è addirittura avanzato. La musica era viva e presente. Forse, nonostante il prodrigarsi di mamme, amiche, fidanzate, gli stuzzichini scarseggiavano un po', ma sinceramente credevamo che gli Unni fossero uno spauracchio solo per gli antichi romani...
Già verso le 20 il giardino della Serra era stracolmo. Gli invitati ufficiali (quelli che si sono presi la briga di registrarsi all'entrata) sono stati circa 200, ma i connazionali di Mourinho e Ronaldo non sono certamente mancati.
Discorsi, lettura roster ed estrazione dei gironi sono stati seguiti con alterne fortune causa tintinnio di caraffe e bicchieri ricolmi di spritz e birre. Però la passione che ha accompagnato il tutto è stata visibile e continuativa. Sono anche partite le prime scaramucce in attesa che sia il campo a parlare. Poi tutto si è sciolto nel solito abbraccio collettivo.
Verso le 00:00 abbiamo tolto il disturbo, sperando non sia stato troppo. Alcuni sono tornati a casa sani e salvi, altri sono scappati alla ricerca di avventure piratesche per completare una serata che nessuno voleva finisse. Grazie a tutti per esserci stati: siete la spinta a tutto questo!!!

Peter Vecsey